Crollo Ponte Genova, Roberto Fico si scusa a nome dello Stato, ai funerali delle vittime

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Si sono tenuti, diverse ore fa, i funerali di Stato delle vittime del crollo del ponte Morandi, una vicenda che ha segnato nel profondo la città di Genova. Secondo quanto è stato riportato dall’Ansa, il numero dei morti provocati dal collasso della struttura è salito a 43 e non vi sono altri dispersi.

Giornata di lutto nazionale: funerali di Stato per 19 vittime del crollo del ponte Morandi

Nella mattinata del 18 agosto, si sono tenuti i funerali di Stato per 19 dei 43 morti accertati della tragedia di Genova: in prima fila, alla cerimonia commemorativa delle vittime del collasso del Ponte Morandi, erano presenti il Presidente della Repubblica italiana e il presidente del Consiglio, Sergio Mattarella e Giuseppe Conte.

Nel corso della solenne cerimonia delle esequie di Stato, si sono registrati degli applausi scroscianti, rivolti all’ingresso dei vice-premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Gli scroscianti applausi dedicati ai due vicepremier e ai ministri è una scena che racconta molte cose. Le opposizioni, in particolare il Pd e FI, dovrebbero fare un esame di coscienza e chiedere scusa al popolo italiano.
Dei fischi hanno accolto gli esponenti del Pd, Maurizio Martina e Roberta Pinotti. Il presidente della Camera ed esponente del ‘Movimento 5 Stelle’, Roberto Fico, si è scusato con i cari e familiari delle vittime presenti, ”a nome dello Stato, per quello che può non aver fatto negli ultimi anni”.

I vigili del fuoco, cinofili e gli Usar hanno salutato una per una le bare, facendosi il segno della croce. Anche i vertici della società Autostrade per l’Italia si sono presentati ai funerali di Stato. Secondo quanto è stato riportato dall’Ansa, il bilancio definitivo della tragedia genovese è salito a 43 morti: tra le famiglie delle vittime, c’è chi ha preferito tenere ‘le esequie in forma riservata’ e non di Stato.

La ‘favola’ del crollo del Ponte Morandi, pubblicata sul sito del ‘M5S’

Mentre cresce il dolore per chi ha perso la vita sul viadotto genovese dell’A10, nel corso degli ultimi giorni, è emersa una vicenda che in qualche modo vede coinvolto il ‘Movimento 5 Stelle’.

Così com’è stato riportato dal portale-web ‘Repubblica’, il sito dei pentastellati, nel lontano 2013, ospitò un comunicato dei Comitati No Gronda, che negava con decisione qualsiasi preannunciato rischio di collasso strutturale del Ponte Morandi. Nel summenzionato comunicato, le ipotesi di un rischio-crollo del viadotto venivano definite come ”una favoletta”, alla luce di una relazione conclusiva, redatta da Autostrade per l’Italia (del 2009), secondo cui ‘il ponte sarebbe potuto stare su per altri cento anni’.

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24