Dal Corecom Abruzzo l’idea di un patentino per gli alunni
Allarme lanciato dall’indagine Censis nel capitolo “Processi Formativi” all’interno del 52° Rapporto sulla situazione sociale del paese: il cyberbullismo nelle scuole è la preoccupazione maggiore dei professori intervistati.
Nell’ambito della “sicurezza e benessere a scuola” infatti, per gli oltre 900 dirigenti scolastici interpellati dal Censis, gli aspetti che interferiscono maggiormente con il vissuto scolastico sono episodi di:
- bullismo (75,9%),
- cyberbullismo (67,3%),
- furti ai danni dialtri studenti o insegnanti (60,4%).
E’ proprio da questi dati che il Corecom Abruzzo ha proposto di realizzare un patentino l’utilizzo dello smartphone e delle tecnologie sul web da parte dei più piccoli per contrastare il cyberbullismo nelle scuole.
Ad annunciarlo nei giorni scorsi presidente del Corecom Abruzzo e dei Corecom italiani, Filippo Lucci, durante il Forum Ansa organizzato nella sede di Pescara:
Il progetto del Corecom è quello di un vero e proprio format composto da Moduli educativi digitali, realizzato da educatori, creativi e psicologi.
Un percorso che prevede un ciclo di 20-30 lezioni accompagnati dagli insegnanti e al termine del quale affronteranno un test finale con consegna del patentino.
I Moduli educativi digitali verranno consegnati agli insegnati di tutta Italia e, a cascata, a tutti i ragazzi per un progetto dalla durata un anno.
Progetto educativo contro il cyberbullismo nelle scuole che ben si sposa con la legge n. 71 del 2017
La normativa, all’art. 3 prevede un tavolo di lavoro, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, coordinato dal MIUR, con il compito di redigere un piano di azione integrato.
Previsto anche un sistema di raccolta di dati per il monitoraggio, in collaborazione della Polizia Postale e delle comunicazioni e delle altre forze di Polizia.
Il piano, a sua volta, sarà integrato con un codice di co-regolamentazione a cui dovranno attenersi gli operatori Internet.
Piano che istituisce anche un Comitato di monitoraggio con il compito di definire gli standard per l’istanza di oscuramento (art. 2).
Quale la differenza tra bullismo e cyberbullismo? Il secondo, rispetto al primo, agisce nell’anonimato di monitoraggio con il compito di definire gli standard per l’istanza di oscuramento
Esistono diverse forme di cyberbullismo tra cui:
- Flaming: avviene tramite l’invio di messaggi elettronici,violenti e volgari, allo scopo di suscitare dei conflitti (verbali) all’interno della rete tra due o più contendenti, che si vogliano affrontare o sfidare;
- Harassment: parole,comportamenti o azioni, persistenti e ripetute, dirette verso una persona specifica, che possono causare un forte sconforto psichico ed emotivo;
- Denigration: atta alla distribuzione di messaggi falsi o dispregiativi nei confronti delle vittime, con lo scopo “di danneggiare la reputazione o le amicizie di colui che viene preso di mira”;
- Happy slapping: una registrazione video durante la quale la vittima viene ripresa mentre subisce diverse forme di violenze, con lo scopo di “ridicolizzare, umiliare e svilire la vittima”.