La storia di questa bambina che a soli 9 anni si è impiccata nella sua cameretta ci dovrebbe fare pensare. L’esistenza del bullismo è troppo spesso sottovalutata. C’è chi addirittura giustifica il comportamento dei ragazzi, definendolo naturale per l’età. A farne le spese sono i ragazzi perbene, i timidi e gli educati, è ora di dire come stanno veramente le cose.
Bambina di nove anni perseguitata dai bulli si impicca
Madison Whitsett, di Birmingham ha lasciato questo mondo lunedì scorso. Eugenia Williamsla madre e il patrigno si sono accorti troppo tardi di quello che stava accadendo nella sua cameretta. La madre è andata a chiamarla, quello che si è trovata davanti è stato agghiacciante.
La piccola tra i 9 e 10 anni aveva fatto ritorno a casa, dopo le lezioni scolastiche. Il Daily Mail, che ha riportato la notizia, ha scritto che la mamma era al telefono con un amica. Al di là della porta della cameretta Madison si è appesa ad una fune.
La giovane bimba è stata immediatamente soccorsa dalla madre che ha chiamato l’ospedale. Tutti i tentativi per rianimarla e farla ritornare in vita sono stati inutili.
Un amico di Madison racconta la storia della bambina di nove anni perseguitata
Dopo quanto è successo, la famiglia ha voluto chiarire con un amico della bambina il possibile motivo di un gesto così disperato. A detta del ragazzino, Madison, da qualche tempo era stata presa di mira da dei bulletti nella sua scuola.
La ragazzina non solo non andava nell’ambiente scolastico con serenità, ma da qualche tempo assumeva dei farmaci. Una delle controindicazioni e/o effetto collaterale era che potevano causare depressione. Bulli e farmaci potrebbero avere causato la decisione della ragazza.
I genitori hanno voluto esprimere la loro disperazione ed avvertire tutti di stare molto attenti agli sbalzi di umore dei figli. Il guaio spesso nasce proprio dal mancato dialogo familiare. Peggio ancora se i genitori dei bulletti giustificano i figli.
In genere chi è bullo ha bisogno del branco per colpire e la scuola dovrebbe intervenire in questi casi. Gli stessi insegnanti di sovente sono vittime di azioni che sono ingiustificabili. Più di una volta si è sentito parlare di lezioni interrotte per gravi mancanze verso gli insegnanti.
I genitori, la scuola e gli stessi compagni dovrebbero unirsi affinchè non succeda più alcun caso simile a quello della bambina e non giustificare ogni azione.