Danzando sull'orlo dell'abisso di Grégoire Delacourt

Danzando sull’orlo dell’abisso di Grégoire Delacourt

 

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Grégoire DELACOURT pubblica per DeA Danzando sull’orlo dell’abisso. E’ pubblicitario e autore di numerosi racconti e romanzi, tutti pubblicati in Francia da JC Lattès. Il suo romanzo d’esordio, Le cose che non ho, ha superato il milione di copie nel mondo diventando un caso editoriale internazionale. Con DeA  Planeta ha pubblicato La donna che non invecchiava più.

“Un’ode all’essenziale”  L’Express

 

“Chi non ha mai sognato un giorno di “dire sì”
a uno sconosciuto e lasciarsi tutto alle spalle?”  Paris Match

 

“Con la precisione di una partitura musicale, Delacourt
racconta la deflagrante potenza del desiderio e le sue conseguenze”.  Bernard Lehut, RTL

 

Emma, quarant’anni, felicemente sposata, tre figli, incontra lo sguardo di uno sconosciuto nella brasserie della cittadina in cui vive. E in un istante, capisce. Capisce che per quell’uomo è disposta a rischiare ogni cosa. Il matrimonio. La sicurezza. La serenità di coloro che ama più di se stessa. Quando lui dimostra di ricambiarla, Emma chiude gli occhi, spalanca il cuore e fa il grande salto.

“Danzando sull’orlo dell’abisso” è il racconto di quel salto. Di cosa accade quando l’amore, la consuetudine, le fondamenta stesse di un’esistenza, vacillano sull’orlo di un abisso che tutto promette e tutto minaccia di inghiottire. Con precisione chirurgica e straordinaria sensibilità poetica, Grégoire Delacourt mette in scena la vertigine del desiderio, le conseguenze della libertà e l’intensità del momento in cui capisci che “il presente è l’unica eternità possibile.”

Sempre di Grégoire Delacourt:

 

  • La donna che non invecchiava più

Ci sono quelle che non invecchiano mai perché se ne sono andate troppo presto. Che invecchiano senza patemi, perché sono troppo impegnate a godersi la vita. Ci sono quelle disposte a tutto pur di apparire più belle, più magre, più sexy, pur di negare l’ineluttabile e restare aggrappate a ciò che il tempo si ostina a volerci strappare. E poi c’è Betty. Betty che, misteriosamente, smette di invecchiare appena compiuti i trent’anni – la stessa età della madre al tempo della sua tragica e prematura scomparsa. Sul volto di Betty gli anni scorrono innocui e trasparenti come acqua. Sarà forse lo sguardo intenso e innamorato di suo marito a tenere lontane le rughe? A scongiurare gli effetti dei giorni che inesorabili scivolano tra le dita? Man mano che la sua anomalia si fa più evidente, la vita un tempo tranquilla di Betty comincia a vacillare. Perché un volto senza età è un volto senza storia, senza ricordi, senza passioni. Uno specchio vuoto in cui, presto o tardi, gli altri cessano di riconoscersi.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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