ROMA – Di Maio vuole tagliare 345 parlamentari, il ministro del lavoro l’ha detto a chiare lettere in un post apparso ieri sulla sua pagina Facebook: tagliare. Poi eventualmente si potrà tornare al voto. Questa mattina il capo politico del M5S si è recato a Roma per partecipare a un’assemblea congiunta con tutti i parlamentari pentastellati:
“Se ce ne sarà bisogno staremo lì anche a Ferragosto – ha dichiarato – Dobbiamo tagliare i 345 parlamentari. Siamo ad un passo. Bastano due ore! L’unica apertura che ci interessa è questa, la chiediamo a tutte le forze politiche”.
E, nel post pubblicato ieri, Di Maio è tornato ad attaccare l’ormai ex alleato Matteo Salvini:
“Dopo un anno di fatiche e anche di speranza, non vi meritavate che qualcuno aprisse una crisi di Governo l’8 agosto. Perché una crisi di governo ora è assurda, ma soprattutto è pericolosa. Porta con sé la preoccupazione che a dicembre possa aumentare l’IVA. Che possa saltare Quota 100 per chi voleva andare in pensione o che possa scomparire la tassazione al 15% per chi ha una partita Iva. Perché causare tutto questo? La risposta a voi. Credo che l’abbiate ben compresa. Qualcuno dice che all’Italia serva un Governo forte. Bene, ce l’avevamo un governo forte e la Lega lo ha fatto cadere. Era quel Governo che aveva fatto tante cose che ora rischiamo di perdere”.
Di Maio vuole tagliare 345 parlamentari sarà l’agenda politica dei prossimi giorni
Luigi Di Maio detta, a questo punto, anche quella che secondo lui dovrebbe essere l’agenda politica per i prossimi giorni:
“Approvare subito il taglio di 345 parlamentari. È un atto concreto, che vi farà risparmiare parecchi soldi e vi restituirà un Parlamento più efficiente. Approvato il taglio dei parlamentari, ci rivediamo subito in aula per capire chi abbia davvero intenzione di sfiduciare Giuseppe Conte come Presidente del Consiglio dei Ministri. Ci affidiamo alle decisioni del Presidente della Repubblica”.
Il vice premier conclude il suo intervento invocando il buon senso:
“L’unica apertura da fare è al buon senso. Tagliamo 345 poltrone. Nessun inciucio, nessun giochetto. Solo mezzo miliardo in meno di sprechi da investire in scuole, strade e ospedali”.
Matteo Salvini e la Lega, insomma, sono avvertiti.