I diamanti sono da sempre simbolo di eleganza, lusso e preziosità. Oltre ad essere i minerali più duri al mondo, i diamanti sono utilizzati anche in diversi settori per le loro particolari caratteristiche. Simili minerali, però, si arricchiscono di ulteriore fascino e mistero quando si parla di diamanti extraterrestri. Di recente sono state studiate le origini di questi meravigliosi minerali spaziali.
Cosa sono i diamanti extraterrestri
Quando si parla di diamanti extraterrestri si parla di diamanti provenienti dall’esterno del nostro pianeta. Fino ad ora simili minerali sono stati trovati in alcuni particolari meteoriti, chiamati ureiliti. Purtroppo finora i diamanti spaziali scoperti fino ad oggi sono di dimensioni microscopiche; si parla di dimensioni del nanometro. Bisogna dire però che sono stati scoperti anche diamanti extraterrestri “grandi”, di dimensioni del decimo di millimetro.
Una ricerca italiana
Di recente un gruppo di ricerca internazionale finanziato dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (un interessante programma di ricerca italiano) non solo ha scoperto il diamante extraterrestre più grande (di qualche decimo di millimetro), ma anche l’origine della loro formazione.
Analizzando con varie tecniche (come la microscopia elettronica, la micro diffrazione dei raggi X e la spettroscopia micro-Raman) i diamanti, o microdiamanti per essere corretti, si è potuto scoprire quali eventi formano questi particolari diamanti.
Come sappiamo sulla Terra un diamante si forma tramite elevate pressioni e temperature (della nostra crosta e mantello terrestre) ed è costituito da carbonio purissimo e con una disposizione atomica estremamente stabile ed ordinata (con strutture tetraedriche). Sono proprio tali caratteristiche che permettono le pregiate e rare caratteristiche dei diamanti. Ma come si generano quelli spaziali?
La formazione dei diamanti extraterrestri
In quelli spaziali i diamanti si formano partendo dalla grafite. La grafite è un’altra forma dello stesso carbonio. Il carbonio, infatti, dato che è una sostanza semplice (ovvero che i suoi atomi sono formati dallo stesso elemento chimico) può assumere diverse forme e diverse proprietà in base alla struttura degli atomi. Proprietà chiamata allotropia che caratterizza appunto alcune sostanze semplici.
Col carbonio si va da diamanti durissimi fino alla grafite che è morbidissima (viene utilizzata addirittura nelle comuni matite). Sono la stessa sostanza ma con strutture atomiche diverse.
Partendo da questo principio gli scienziati sono arrivati alla conclusione che negli asteroidi genitori dei meteoriti con diamanti extraterrestri quest’ultimi si formano da scontri spaziali.
Tali scontri (che durano anche diversi secondi) producono sulla grafite spaziale una pressione fortissima (si parla in media di circa 20 Giga Pascal) ed un aumento della temperatura. Questa pressione, insieme alla temperatura, forma i diamanti extraterrestri, modificando la struttura atomica della grafite. Di norma però per la formazione dei diamanti servono anche pressioni di 60 Giga Pascal (che comunque avvengono in scontri spaziali), ma gli scienziati hanno fatto un’altra importante scoperta.
Nei meteoriti con diamanti extraterrestri si è trovata anche la presenza di altre sostanze come grafite nanometrica, nanodiamanti, leghe ferro-nickel, fosforo e carburi di ferro. Ed è proprio il ferro che facilita la formazione dei diamanti, come un catalizzatore. In questo modo anche con “basse pressioni” i diamanti spaziali si formano con il fondamentale aiuto del ferro. Non a caso quando si creano diamanti artificiali sulla Terra si utilizza proprio il ferro per facilitarne la formazione.
Una ricerca importantissima
La ricerca quindi spiega finalmente l’origine dei diamanti extraterrestri, anche se possono formarsi tramite esplosioni stellari o dalla disgregazione dei pianeti. In ogni caso l’origine principale è quella degli scontri spaziali. Bisogna dire inoltre che finora gli studiosi hanno scoperto diamanti spaziali di dimensioni piccolissime, ma ciò non toglie il fatto che esistano diamanti di questo genere molto più grandi. Sicuramente in futuro scopriremo di più e partendo da questa importantissima ricerca si può capire molto sull’universo. Del resto lo spazio, oltre ad essere affascinante e misterioso, è anche ricco di tesori e meraviglie.
Fonte immagine: Media INAF
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