In calo i contagi causati da virus influenzali
Ad oggi continua a diminuire il numero di contagi causati da virus influenzali dopo il picco raggiunto il 12 Febbraio. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità la scorsa settimana, infatti, l’influenza ha colpito circa 656.000 italiani. Il livello di incidenza di quest’ultima, nella settimana dal 10 al 16 Febbraio, è stato, infatti, di intensità media. In totale, da metà Ottobre a oggi, parliamo di circa 5.632.000 casi di persone colpite da influenza.
Nel frattempo, però, continuano a salire i casi gravi, che hanno portato a complicanze e a un ricovero in terapia intensiva. Secondo il bollettino Flunews da inizio inverno ne sono stati segnalati 118, di cui 24 deceduti.
Le parole del dottor Rezza, capo del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità
“L’andamento dei contagi influenzali è ritardato rispetto all’anno scorso e probabilmente non arriveremo a 8 milioni di casi registrati nel 2018-19, ma oltre i 7 sicuramente sì. Ci aspettavamo qualcosa di meno, si tratta di un’attività abbastanza alta, per il terzo anno consecutivo“. Queste le parole del dottor Gianni Rezza, capo del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità.
La categoria più colpita è quella dei bambini
“Come tutti gli anni“, continua il dottor Rezza, “la categoria dei bimbi di 3-4 anni è la più colpita. Tra gli anziani – precisa – ci sono invece meno contagi, perché sicuramente godono di un ‘effetto vaccino’, visto che hanno coperture vaccinali intorno al 53%, ancora basse ma comunque molto più alte rispetto al resto della popolazione, in cui la media è del 15%“.
Vaccinare gli anziani non è una vera e propria strategia di contenimento
Di fatto, sono i bambini che portano l’influenza in famiglia. “Le scuole – spiega – sono il vero fattore di amplificazione dell’epidemia e quando ci occupiamo di vaccinare gli anziani noi non facciamo una strategia di contenimento“, come invece fanno in altri Paesi vaccinando i più piccoli. “Vaccinare gli anziani non serve a contenere il virus – conclude – perché non sono loro che sostengono epidemia, bensì serve a prevenire in questa fascia della popolazione casi gravi e decessi“.
Fonte Immagine: Salute PourFemme