Penalizzate nel calcolo della CO2. Le vendite di macchine a metano sono in ribasso
Il metano, un tempo considerato come il carburante più ecologico, sta lentamente perdendo consensi all’interno del mondo della mobilità. La conseguenza è un calo delle vendite di macchine a metano.
La Volkswagen ha, infatti, deciso di rinunciare allo sviluppo dei motori alimentati a gas naturale. Si tratta di uno sforzo che non vale più la pena di sostenere per la casa automobilistica tedesca, poichè il mercato non è più interessato, tanto che per la prima volta i distributori in Germania sono diminuiti invece di aumentare.
«La risposta del mercato non è cresciuta ed è prevedibile che il numero di veicoli venduti non aumenterà in modo significativo». Queste sono le parole di Frank Welsch, membro del consiglio di sviluppo del Gruppo Volkswagen a Suddeutsche Zeitung.
Per i costruttori il gioco non vale più la candela. Le auto a metano abbattono circa il 20% di CO2 rispetto ai tradizionali motori a benzina. Un ottimo risultato, ma non sufficiente, perché per l’Unione europea ha obbligato le case automobilistiche a ridurre le emissioni di gas serra del 37,5% entro il il 2030.
Il metano risente della diffusione e dello sviluppo dell’elettrico
Il metano soffre sotto i colpi dell’elettrico, tecnologia fortemente sostenuta dalla politica comunitaria, che ha relegato le auto a gas in un angolino alla stregua dei screditati motori Diesel.
Le auto ibride plug-in e le elettriche, invece, contano come veicoli a zero emissioni.
Il futuro della mobilità è rappresentato dai veicoli elettrici
Il futuro dell’automotive è rappresentato, appunto, da queste ultime. Le vetture elettriche rappresentano ciò a cui gli utenti potranno effettivamente ambire per un mondo più green, proprio per evitare il crescente inquinamento, in grado di raggiungere livelli inimmaginabili negli ultimi anni.
Fonte Immagine: QN Motori