dopo la morte

Dopo la morte: diamante, vinile o albero?

 

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Dopo la morte: diamante, vinile, albero o concime organico? Questo l’interrogativo in crescita tra le persone e tra le aziende che propongono soluzioni alternative.

Dopo la morte…Nessuno pensa a cosa accade, o meglio in molti iniziano a pensare cosa diventare per restare sempre vicini alle persone care.

Il discorso dell’anima e del pensiero è troppo personale e intimo per indagare o semplicemente capire, ma del nostro corpo possiamo scegliere, in vita, cosa farne.

La sepoltura e la cremazione le opzioni “standard”, tradizionali, ma in tanti iniziano a pensare a idee alternative alquanto originali.

Dopo la morte… Diamante: restare per sempre vicino al proprio caro attraverso un ricordo prezioso e per sempre.

Diventare diamanti ha un prezzo e il criterio è il carato. Tutto dipende… da quanto amavate il caro/a defunto/a; si parte da un minimo di 2.999 dollari per arrivare ad un massimo di 19.999.

Sul sito LifeGem è riportato l’intero processo di lavorazione che dura in totale 24 settimane. Solo 24 settimane per rimanere per sempre al dito del vostro marito/moglie.

Dopo la morte… Vinile: per chi ama la musica e vuole rimanere vicino ai suoi cari a suon di musica.

Per questa soluzione c’è l’azienda And VinyL; anche in questo caso c’è un prezzo: 3 mila sterline daranno 30 dischi per 30 eletti.

In vita potrete scegliere: cosa incidere cioè la canzone preferita, una playlist oppure le ultime volontà o magari un messaggio d’amicizia per un caro amico o una lettera d’amore.

Come fare? Nel sito sono dettati alcuni passaggi: indicaci il luogo del servizio, il membro della tua famiglia, l’audio e la copertina etc…

Dopo la morte… Albero: chi ama la natura, ha la possibilità di mettere radici (nel vero senso della parola) in luogo caro.

Un posto in cui magari è nato l’amore, un ricordo di una giornata piacevole con amici o semplicemente il giardino di casa: diventare albero dopo la morte si può.

Il tutto nasce da un’idea di Susanne Wiigh-Mäsake del suo progetto Promession del quale parla così:

La mia idea è di combinare le conoscenze biologiche con un modo dignitoso ed eticamente corretto di essere ricordato dai parenti più prossimi […] Le tradizioni di sepoltura di oggi nascondono la realtà alle persone e non le permettono di sentirsi sicure nel fatto che la morte è essenziale per una nuova vita.

Dopo la morte… Concime organico: negli Usa si chiama “Urban Death” cioè creare luoghi dove concimare la terra con i resti umani.

Dare la vita dopo la morte; questo è in fondo il senso religioso del lasciare la terra e pare che questo progetto miri a dare un senso pratico a tutto ciò.

Il processo consiste nel porre il corpo, ricco di azoto, all’interno di materiale ricco di carbonio unendo poi altro azoto: l’attività microbatterica fa salire la temperatura a 60 gradi uccide gli organismi patogeni, dando vita a compost.

 

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Autore dell'articolo: Francesca DI Giuseppe

Francesca Di Giuseppe, nata a Pescara il 27 ottobre 1979, giornalista e titolare del blog Postcalcium.it. Il mio diario online dove racconto e parlo a mio della mia passione primaria: il calcio Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Teramo con una tesi dedicata al calcio femminile. Parlare di calcio è il mezzo che ho per assecondare un’altra passione: la scrittura che mi porta ad avere collaborazioni con diverse testate giornalistiche regionali e nazionali.

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