In F1 già si guarda al futuro del mercato piloti. Oltre all’avvincente lotta per il mondiale fra Hamilton e Vettel le scuderie e soprattutto i piloti che non hanno ancora un contratto per il 2018 devono decidere cosa fare. In questo articolo cercheremo di fare il punto della situazione, squadra per squadra.
Mercedes
Hamilton ha un contratto per altri due anni con il team. Ha dichiarato più volte di voler chiudere la carriera in Ferrari, ma con il rinnovo di Vettel ciò non è possibile.
Bottas nel contratto di quest’anno ha una clausola di “rinnovo automatico” valida nel caso in cui dopo il GP di Ungheria, il pilota finlandese avesse avuto il 90% dei punti del compagno di squadra. Le parti stanno trattando un aumento di stipendio (si dice che Bottas venga pagato dieci volte meno rispetto al tre volte campione del mondo)
Ferrari
Vettel ha appena rinnovato per tre anni con il team di Maranello, quindi guiderà la Rossa fino al 2020.
Anche Raikkonen ha rinnovato con Ferrari, ma solo per il 2018. Si aprono interessanti scenari quindi per la stagione 2019.
Red Bull
Sia Ricciardo che Verstappen hanno un contratto per l’anno prossimo. Occhio però al 2019, dato che il contratto di Ricciardo ha durata annuale e per lui si parla di Ferrari per il dopo Raikkonen. Verstappen non nasconde la sua frustrazione per i tanti, troppi problemi tecnici di questo 2017 ed il padre Jos è stato beccato a chiaccherare con Toto Wolff. Chi vivrà vedrà.
Force India
Perez e Ocon dovrebbero restare nel team.
Occhio però a Perez. La difficile convivenza con il compagno di squadra e i rapporti tesi con la squadra starebbero portando il messicano a decidere per l’addio.
Williams
Stroll resterà al 100%, grazie anche alla presenza del padre fra gli azionisti della scuderia.
Massa, richiamato in fretta e furia dopo il passaggio di Bottas in Mercedes, avrebbe deciso di correre ancora e di non ritirarsi. Nel caso in cui il suo sedile verrà occupato lo aspetta la Formula E. Per sostituirlo la squadra inglese pensa a Sergio Perez e a Paul Di Resta che tanto bene ha fatto in Ungheria. Kubica potrebbe essere una possibile idea solo in caso di passaggio di Sainz in Renault.
Renault
Nico Hulkenberg si è guadagnato la conferma in squadra grazie a ottime prestazioni. Non si può dire lo stesso di Palmer, che verrà messo alla porta. Sainz, che lascerà Toro Rosso dopo tre stagioni, è il candidato numero uno per sostituirlo. Si parla già di accordo trovato fra le parti.
Toro Rosso
Come detto prima, Sainz lascerà la squadra dopo tre anni, desideroso di andare in un top team e chiuso in Red Bull dai due titolari. Al suo posto dovrebbe arrivare Pierre Gasly, altro talento cresciuto grazie a Red Bull. Kvyat, arrivato la scorsa stagione al posto di Verstappen, rischia seriamente di essere lasciato a piedi, ma potrebbe convincere i dirigenti della scuderia italiana di tenerlo ancora un anno. Tutto da definire quindi a Faenza.
Haas
Magnussen, arrivato in questa stagione, dovrebbe restare nel team americano anche nel 2018.
Grosjean rischia seriamente di non trovare posto in F1, visto che la Ferrari vorrebbe lasciare uno dei due sedili a Giovinazzi. Tutto dipende dalle decisioni di Gunther Steiner, team principal di Haas.
McLaren
Vandoorne ha rinnovato anche per il 2018. Per Alonso tutto dipende dai motori che adotteranno a Woking. Se la scuderia deciderà di non rompere con Honda, lo spagnolo dovrebbe lasciare la squadra. Se invece arriveranno i motori Renault, lo spagnolo è con la penna pronta per firmare il rinnovo, conscio che le difficoltà del team sono dovute al propulsore giapponese.
Sauber
Anche in questo caso la situazione è ancora precaria. Il nuovo team principal della squadra, Frederic Vasseur, ha fatto capire di voler cambiare le carte in tavola. Prima di tutto, ha rotto l’accordo con Honda per i motori ed ha rinnovato la partnership con Ferrari. Uno dei due sedili dovrebbe andare ad un pilota fra Giovinazzi e Leclerc, entrambi piloti Ferrari desiderosi di mettersi alla prova con il mondo della F1. Tra i due piloti attuali quello che rischia più di perdere il posto è Wehrlein, dato che Ericsson è un pilota pagante e degli imprenditori svedesi hanno rilevato parte delle quote della squadra.