L’oppioide Fentanyl è recentemente balzato alle cronache dopo la notizia della morte dello Chef Zamperoni. La sostanza circola anche in Italia?
Allarme Fentanyl, una sostanza mortale e potentissima. Si stima che il Fentanyl abbia provocato oltre 200mila morti negli Stati Uniti solo dal 2014. Una delle ultime è tristemente balzata agli onori delle cronache italiane: si tratta di quella di Andrea Zamperoni, chef lodigiano scomparso a New York per una dose letale ricevuta da una prostituta. Per una dose mortale bastano pochi milligrammi, e per questo è necessario che durante i sequestri vengano indossati guanti e mascherine, così da evitare qualsiasi contatto con la sostanza. In Italia non è ancora chiaro se il Fentanyl venga spacciato oppure no: alcune persone scomparse per i suoi derivati sono state accertate sia a Milano sia a Varese.
Fentanyl: è allarme anche in Italia?
Tra il 2016 e il 2017 i morti per overdose in Italia sarebbero aumentati del 9,7%, ma ancora non è chiaro se il Fentanyl possa entrarci qualcosa. Simona Pichini, prima ricercatrice all’Istituto Superiore di Sanità intervistata da La Repubblica, ha dichiarato che identificare queste nuove droghe è complicato, e che quindi non è chiaro quale e quanto reale sua il commercio di Fentanyl in Italia.
“Non siamo sicuri che c’entri il Fentanyl. Servirebbero analisi tossicologiche costose, che solo pochi laboratori sanno fare. Difficile che siano disposte per un’overdose.”
I derivati e le ricerche
Esisterebbero oltre 50 derivati del Fentanyl e per il momento le analisi italiane su queste sostanze ne avrebbero individuati 22. A La Repubblica la direttrice del laboratorio di tossicologia dell’Università di Milano ha detto:
“Sospettiamo che venga spacciato al posto dell’eroina o venga usato per tagliarla. Ha un prezzo concorrenziale.”
In Italia alcune vittime dei derivati della sostanza letale, apparentemente morte solo per overdose, sono state trovate sia nel Milanese che a Varese.
Fonte foto: La Repubblica