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La denuncia delle due studentesse americane che sarebbero state stuprate da due carabinieri ha portato all’apertura di un’inchiesta dalla Procura di Firenze. E oggi, dopo la conferma che le due ragazze hanno effettivamente avuto dei rapporti sessuali, un agente si e’ presentato in Procura, confessando di aver avuto un rapporto con una di loro. Dopo essere stati invitati a salire, i due agenti e le due ragazze Usa avrebbero fatto sesso, ma le ragazze erano consenzienti.
Nessuno stupro quindi secondo la confessione del carabiniere. Completamente diversa la versione delle due ragazze. Secondo loro, sarebbero state costrette ad avere rapporti sessuali, intimorite dalla divisa e dalle armi che portavano, essendo al momento in servizio.
Le ragazze erano a Firenze per studio
Le due studentesse erano arrivate a fine agosto a Firenze per un progetto di studio con l’universita’. Prima di partire era stato detto loro di stare molto attente e di fidarsi solo delle autorita’. «Le due ragazze sono sconvolte per quanto accaduto, si devono ancora riprendere dal terribile shock. La scuola aveva detto loro che dovevano fidarsi solo ed esclusivamente della polizia e dei carabinieri. Ex post, questo avvertimento suona paradossale», ha affermato il legale delle ragazze.
Di 19 e 21 anni, sono ancora provate e sotto shock dall’accaduto. Dopo essere state visitate, sono state trasportate in un luogo sicuro e tenuto segreto per garantirne la riservatezza e l’anonimato.
Le telecamere confermano la presenza degli agenti
Gli inquirenti hanno confermato quanto raccontato dalle studentesse grazie alle telecamere del centro storico di Firenze. Intorno alle 3 di notte, la gazzella dei Carabinieri avrebbe accompagnato a casa le due ragazze che quella era aveva bevuto un po’ troppo. Ventitré minuti dopo l’entrata del mezzo nella via dove le studentesse abitavano, e’ uscita con a bordo i due carabinieri.
Le indagini dovranno capire cosa e’ successo in quel lasso di tempo. Decisive saranno le tracce biologiche individuate all’interno dell’abitazione, che verranno confrontate con gli agenti accusati delle violenza sessuale.
Fonte: repubblica.it