Per poche settimane ogni anno, il fiume Caño Cristales in Colombia diventa un’ambita meta turistica. Ciò accade grazie ad una pianta acquatica (la Macarenia clavigera) che, come un’artista, ‘dipinge’ le acque con i propri colori creando un panorama straordinario.

Il Cano Cristales è un piccolo fiume, situato nel cuore del Macarena National Park, circa 150 km a sud della capitale Bogota’.
Questa pianta, grazie al turismo da lei generato, regala speranza e vita alla popolazione limitrofa al fiume, in un’area controllata per ben 40 anni dalle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) e dal cartello della coca.
Per buona parte dell’anno il Cano Cristales è poco più di un torrente che, tra rapide e cascate, si insinua nella foresta tropicale.

Il suo nome è Caño Cristales, ma molti lo chiamano “arcobalento liquido” il fiume più colorato del mondo.
Alla fine della stagione delle piogge, il livello del fiume scende. Questo è il momento in cui il Cano Cristales si trasforma in un festival di colori.
La Macarenia clavigera diventa rossa quando il livello delle acque scende e la forza della corrente diminuisce. Questo pigmento la protegge dalle radiazioni solari
Il Macarena National Park è stato creato nel 1971 per proteggere la diversità biologica della regione. Tuttavia è stato un luogo occupato dalle FARC per moltissimi anni: un fattore che ha messo in pericolo la fauna e la flora della ‘Sierra’.
Il Parco è stato riaperto 4 anni fa e ora ospita, durante l’anno, oltre 3000 visitatori.
Il nuovo boom del turismo, in quest’area isolata, è stato un toccasana per la popolazione. In precedenza gli abitanti avevano di che vivere solamente grazie al commercio della coca e ad un’economia agricola molto ridotta, mentre ora molti sono diventati guide turistiche, guidatori di piroghe e gestori di piccole attività commerciali.

Il Parco Nazionale chiude generalmente in Novembre, per preservare la riproduzione della Macarenia Clavigera, diventata fondamentale per tutta l’economia della zona.
Queste formazioni rocciose, che i colombiani definiscono come “Gli occhi”, risalgono al periodo Precambriano.