Gilet gialli in protesta, bonus per gli agenti. Il governo francese ha deciso di stanziare 300 euro per la Polizia e Gendarmeria mobilitati per garantire l’ordine pubblico
Alla quarta settimana dei gilet gialli in protesta, il Presidente Macron ha deciso di intervenire a fare delle forze dell’ordine impegnate del limitare le proteste.
Tutto questo perché, nei giorni scorsi, il principale sindacato di polizia in Francia, Alliance, aveva invitato i suoi aderenti a proclamare una “giornata nera” contro il progetto di finanziaria 2019.
Tale piano infatti prevede uscite dei poliziotti “soltanto su chiamata” e il sindacato lamenta: “un calo di 62 milioni di euro negli investimenti sulla polizia nazionale”.
Al fine di scongiurare anche la protesta degli agenti, il ministro dell’Interno Christophe Castaner sta incontrando in queste ore i sindacati di polizia
Oltre ad Alliance, altri sindacati hanno “alzato la voce”: Unsa Police, vuole essere ricevuto dal presidente per esporgli “le legittime richieste di tutti gli agenti”.
E lanciano un segnale chiaro attraverso un manifesto: “Le rotatorie non sono riservate esclusivamente ai gilet gialli”.
Unit-SGP-FO ha dato invece un ultimatum al governo per dare risposte concrete entro l’11 gennaio 2019. Altrimenti, dicono fonti del sindacato, prepareranno una grande mobilitazione per il 26 gennaio.
Una situazione, quelle dei gilet gialli in protesta, che dura da circa due mesi e dal governo Macron arrivano i primi interventi per disinnescare la crisi
Il portavoce Benjamin Griveaux, come riportato da askanews.it, ha annunciato:
Il primo articolo consente alle aziende di offrire ai dipendenti con stipendio fino a 3.600 euro, un bonus eccezionale che sarà esentasse fino a mille euro.
Bonus libero da contributi previdenziali e da imposte sul reddito che dovrà essere pagato prima del 31 marzo 2019.
Questo decreto prevede una rivalutazione del salario minimo fino all’1,5% dal 1° gennaio 2019.
L’ammontare del salario minimo lordo orario sarà quindi di 10,03 euro contro gli attuali 9,88 euro, ovvero 1.521,22 euro mensili per 35 ore settimanali.
Una protesta che in Italia ha visto nasce su Facebook il primo Coordinamento di cui abbiamo parlato in questo articolo.