Oggi ricorre la Giornata Mondiale Uccelli Migratori 2020: 35% specie a rischio, lotta al bracconaggio
Roma, lì 09 maggio 2020 – Oggi si festeggia la Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori 2020, l’allarme del ministro Costa.
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa sottolinea la situazione critica per la fauna, anche a causa del bracconaggio. In occasione della Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori 2020 si rilancia il messaggio di sensibilizzazione: «Il 35% delle specie è a rischio».
Gli uccelli migratori collegano persone, ecosistemi ed anche nazioni; dunque in occasione della Giornata Mondiale degli uccelli migratori indetta dall’Onu, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa lancia l’allarme «Il 35% delle specie migratrici versa in cattivo stato di conservazione».
Il ministro poi spiega:
«Continueremo a fare molto come Italia per favorire la connettività, il restauro di zone umide, la lotta al bracconaggio, la valorizzazione di una agricoltura sana, l’ampliamento della Rete Natura 2000, tanti progetti di conservazione per specie e habitat in pericolo. Lo abbiamo ribadito a febbraio scorso anche a Gandhinagar, in India, alla Cop 13 dove ho voluto personalmente partecipare».
Migrazione degli uccelli
La Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori 2020 consente di dedicare tempo e pensieri ai viaggi epici di questi uccelli sono simboli del nostro pianeta interconnesso; quindi è un’occasione per celebrare la grande meraviglia naturale della migrazione degli uccelli. Inoltre consente di segnare un promemoria su schemi ed ecosistemi in tutto il mondo sono minacciati dalla distruzione dell’habitat e dai cambiamenti climatici.
Infine conclude il ministro:
«Il ritorno degli uccelli migratori è una promessa della bellezza della natura a cui dobbiamo dare risposte concrete per l’equilibrio del nostro fragile pianeta».
Giornata mondiale uccelli migratori 2020: cambiamento climatico e migrazione primaverile
Nella giornata mondiale degli uccelli migratori si rimarca l’effetto del clima che porta alcune specie di uccelli migratori a migrare in anticipo durante la primavera. Lo dimostra uno studio dell’Ispra condotto su 225.000 esemplari nell’arco di 30 anni:
“Le primavere sempre più anticipate in Europa portano le specie migratrici, di ritorno dall’Africa, ad essere stagionalmente in ritardo rispetto alle fasi di massima disponibilità di cibo.”
Grazie al lavoro di inanellamento dell’Istituto, sono state tracciate le rotte di 6 specie di uccelli migratori a lungo raggio: Beccafico, Balia nera, Codirosso comune, Usignolo, Cannaiola ed anche Torcicollo. Inoltre i dati dimostrano che 2 di queste, la Balia ed il Codirosso, stanno rispondendo molto velocemente al “climate change“; infatti ogni 3-4 anni anticipano di 1 giorno la data di migrazione primaverile.
Il mutamento climatico sta anche portando ad inverni progressivamente meno rigidi. Durante la stagione fredda gli uccelli accumulano grasso quale “assicurazione sulla vita” per ridurre i rischi di mortalità legata a possibile scarsezza di cibo. Le condizioni di oltre 80.000 uccelli inanellati nel cuore dell’inverno in Italia, a partire dal 1982, mostrano come il peso medio diminuisca significativamente sia nel Pettirosso che nella Capinera.
La Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori 2020 (https://www.worldmigratorybirdday.org/) è dedicata al fenomeno della “connettività” migratoria.
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