Iannone condannato

Iannone condannato per doping

 

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Il centauro italiano condannato per contaminazione alimentare si spera nel ricorso

Iannone condannato per doping a 18 mesi di sospensione adesso il ricorso per sperare di poter correre.

Andrea Iannone è stato condannato alla pena di diciotto mesi per doping, nonostante abbia provato la sua buona fede. Si tratta infatti di contaminazione alimentare che lo pone in posizione meno grave. Un grande problema per il pilota Aprilia che adesso rischia grosso, non solo non essere fra i piloti al via della moto gp, ma anche la propria immagine. Inevitabile il ricorso al Tas unica speranza per ribaltare la sentenza e riprendersi il posto nella scuderia. Iannone la scorsa stagione aveva scelto un nuovo progetto tutto italiano per far crescere l’Aprilia ed i risultati cominciavano a dare i suoi frutti. La mito nonostante pochissimi acuti sembra crescere e quest’anno sembra aver compiuto un ulteriore steep in avanti. La sua esperienza e velocità sono risultate fondamentali e proprio bel più bello tutto potrebbe svanire. Questa pausa forzata potrebbe essere utile per cercare di mettere in luce la verità un grande disguido che potrebbe essere fatale. Non conoscere le regole non è previsto e pensare di essere intoccabile è un egocentrismo troppo grande.

Iannone condannato per doping: addio motomondiale?

Un eventuale sentenza di condanna potrebbe risultare deleteria e far pensare a Iannone ad un addio al motomondiale. Per Aprilia non sarebbe facile sostituire il pilota italiano che vedrebbe una macchina indelebile nella carriera. Trovare un sellino a fine squalifica non sarà cosa facile, il danno d’immagine sarebbe clamoroso.  Il Tas è l’ultimo salvagente ed anche un eventuale riduzione si pena potrebbe essere accolta come un successo. La speranza è molta visto il verdetto della prima sentenza anche se col doping non si può scherzare. Il pilota azzurro presto saprà il suo destino intanto può solo preparare le carte per una difesa che vale una carriera.

 

 

 

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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