Condividi su:
Igor Vaclavik sarebbe ferito, a confermarlo diverse garze e disinfettanti trovati nei rifugi utilizzati dal killer di Budrio per riposare durante la notte. I Ris stanno ora studiando le diverse tracce di sangue, segno che Igor, altrimenti detto Norbert Feher, non è in buone condizioni di salute.
Ma la caccia all’ex soldato non è l’unica preoccupazione: le farmacie controllate dagli inquirenti non hanno dato informazioni utili. Nessuno lo ha visto, fatto molto strano dato che il suo volto è stato diffuso in tutti i canali d’informazione. Questo ha portato a pensare che il soldato venga aiutato da qualcuno, che può muoversi nel territorio del ferrarese senza destare sospetti, oltre a poter reperire medicinali e garze per curare le ferite.
Igor avrebbe cancellato delle foto da Facebook
Attraverso i social network, la Polizia ha potuto scoprire che Igor sarebbe entrato nel suo profilo Facebook per l’ultima volta il 9 aprile, il giorno dopo l’uccisione della guardia volontaria Valerio Verri. Durante l’accesso, avrebbe cancellato alcune foto, in compagnia di amici. Forse, non voleva che le persone ritratte venissero identificate dagli agenti, o forse per non far passare loro dei problemi.
Inoltre, gli inquirenti hanno scoperto che avrebbe utilizzato diverse schede telefoniche, in particolare una per contattare una donna, ma le informazioni a disposizione riguardo i contatti telefonici sono ancora riservate.
Continuano i controlli nel ferrarese
I pattugliamenti di strade e nelle campagna del ferrarese non si fermano nemmeno oggi. Le forze speciali sono sempre all’opera, così come gli agenti di Polizia e Carabinieri, che controllano attentamente ogni casale abbandonato, alla ricerca dell’uomo e di eventuali tracce.
Gli agenti hanno anche raccolto la testimonianza di Marco Ravaglia, il secondo agente ferito. Raggiunto da 3 pallottole, è stato sottoposto a diverse operazioni chirurgiche e solo negli ultimi giorni ha potuto ricordare quanto successo.
Ad appoggiare gli agenti che da due settimane proseguono le ricerche senza sosta, è Ernesto Carbone, parlamentare del Pd, che ha voluto incontrare poliziotti e carabinieri impegnati nell’operazione. Di fronte a loro e a fianco del colonnello Giardina, ha affermato: «Sono uomini coraggiosi che in questi giorni di festa restano a compiere il loro dovere, sempre col sorriso. Il senso dello Stato lo si ritrova tra loro».
Immagine presa da Vita da Mamma.