museo dell'empatia

Il museo dell’empatia di Londra

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Nel 2015 nasce a Londra l’ Empathy Museum ( Museo dell’Empatia). L’idea è frutto del pensiero del filosofo britannico Roman Krznaric. Egli ne palesa gli intenti creando “uno spazio di esperienze e condivisione”. La sua nascita è subito apparsa innovativa e rivoluzionaria. Se è vero che gran parte dei talenti sono innati, è anche vero che si può andare a lezione di empatia per imparare strategie efficaci da mettere in campo. Infatti è possibile approfondire ed educarsi con l’ottimo materiale presente al seguente link http://empathymuseum.com/.

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Il museo dell’empatia: “Un miglio a piedi con le scarpe di uno sconosciuto”

I vecchi detti non sbagliano mai. Proprio per questo li ripetiamo più volte al giorno. Ce n’è uno anglosassone, in particolare, che cita “prima di giudicare qualcuno prova a camminare per un miglio con le sue scarpe”. A Londra il 4 settembre questo è diventato per la prima volta realtà, con l’istallazione A Mile in My Shoes presso le rive del Tamigi. Ai partecipanti sono state consegnate delle scarpe usate, da indossare, con le quali percorrere un miglio lungo il fiume . Nel frattempo, dotati di cuffie, costoro ascoltavano la storia del proprietario delle scarpe.

A proposito di empatia…

Tante sarebbero le citazioni da poter spendere in campo sull’argomento in questione. Ci piace menzionare Barrack Obama: << THE BIGGEST DEFICIT THAT WE HAVE IN OUR SOCIETY AND IN THE WORLD RIGHT NOW IS AN EMPATHY DEFICIT. WE ARE IN GREAT NEED OF PEOPLE BEING ABLE TO STAND IN SOMEBODY ELSE’S SHOES AND SEE THE WORLD THROUGH THEIR EYES>>. Tradotto, ciò  sostanzialmente significa che il maggior deficit che caratterizza la nostra società e il mondo contemporaneo è la mancanza di empatia. Eppure è dirompente la necessità dell’essere umano di osservare il mondo con gli occhi degli altri, cambiando le proprie prospettive. Gli inglesi preferiscono utilizzare l’immagine delle scarpe (in her shoes/in his shoes) laddove in italiano si preferisca l’idioma “mettersi nei panni di”.

 

Museo itinerante

Se state cercando la sede del Museo, dovete subito sapere che non ne ha alcuna fissa. Nel progetto, infatti, vi era l’idea di rendere virale la cultura dell’empatia creando un museo senza barriere che si spostasse in varie aree del Regno Unito, in Belgio, negli Usa, in Brasile e in Siberia.

 

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24