Il ruolo sociale del calcio, due importanti iniziative. Football for a better chance 2.0 e un protocollo firmato dalla Figc, mirano dare valore etico al pallone
Due progetti, due passaggi importanti per evidenziare sempre di più il ruolo sociale del calcio a livello nazionale ed europeo.
Il primo prenderà dunque il via a gennaio, progetto triennale finanziato dall’Unione Europea sotto egida Uefa volto a prevenire la radicalizzazione dei giovani a rischio.
Per la precisione, è sviluppato su un periodo di durata di 3 anni a partire dal 1° gennaio 2021.
Si chiama Football for a better chance 2.0 e vede la Figc coordinatore con la partecipazione altresì delle federazioni calcistiche di Spagna (RFEF); Malta (MFA); Slovenia (NZS) e Repubblica d’Irlanda (FAI).
Obiettivo: il ruolo sociale rappresentato dai club calcistici nell’ambito dei quali è possibile sviluppare percorsi di aggregazione e inclusione sociale destinati alla fascia di età 14-18 anni individuata cioè come maggiormente a rischio.
Una volta di più, dunque, il calcio viene identificato come strumento educativo di riferimento per il corretto sviluppo dell’individuo nel suo complesso; nonché le istituzioni sportive quali organismi funzionali ad accompagnare e favorire in maniera consistente processi di carattere pedagogico.
Obiettivi simili anche nel protocollo firmato dalla Figc e la Fondazione Scholas Occurrentes chiamato Zona Luce
L’intesa siglata tra la Federazione e la Fondazione di Sua Santità Papa Francesco, consentirà quindi l’avvio di progettualità finalizzate all’integrazione e alla riabilitazione per quelle categorie in condizioni di disagio o emarginazione.
Nel dettaglio, l’attività si articolerà attraverso 10 interventi formativi che avranno il campo di gioco e il pallone come medium educativo di eccezione.
Ai fini di perseguire gli obiettivi prefissati ogni seduta verrà sviluppata attorno a tematiche quali:
- inclusione,
- coraggio,
- impegno,
- condivisione,
- lealtà,
- rispetto,
- fantasia,
- umiltà,
- identità,
- sacrificio.
Jose Maria del Corral, presidente Mondiale di Scholas Occurrentes, dichiara in merito all’accordo:
Il progetto Zona Luce nel carcere minorile di Nisida mette in essere quello che il nostro fondatore Papa Francesco, sosteneva come d’importanza fondamentale un lavoro umanitario ed educativo nelle carceri.
Per questo fin dalle nostre origini siamo convinti che lo sport é una scuola di vita e di integrazione.
Aggiunge a sua volta il presidente Figc Gravina:
I valori che incarna la Fondazione Scholas esaltano l’attività che caratterizza il Settore Giovanile e Scolastico.
Non solo, avvicinano il calcio ai territori e alle comunità di riferimento, per questo siamo orgogliosi di questa collaborazione.
Ulteriori informazioni sul progetto Zona Luce inoltre sono disponibili sul sito dedicato al Social Football: www.figc-rete.it; www.scholasoccurrentes.org/it/italia/.
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Foto: Figc.it