Riscatto dei contributi, due binari su cui potersi muovere
Manca ancora un tassello importante forse l’ultimo, per completare il complicato puzzle dell’annosa riforma riguardante le pensioni. Si tratta della questione legata alla “pace contributiva” che, per ora, il governo ha in mente di far camminare su due binari differenti. Il primo, dovrebbe permettere a chi ha cominciato a lavorare dopo l’anno 1995, di colmare tutte le mancanze e vuoti presenti nella propria storia contributiva. Circa questo argomento, c’è ancora da sciogliere il nodo relativo al riscatto della laurea. Il secondo, invece è quello di recuperare i contributi evasi; una somma stimata intorno ai 90 miliardi di euro.
Cosa sta studiando il governo
Lasciando da parte eventuali sanatorie o condoni, che si vorranno effettuare per far si che i contributi evasi siano incassati dallo Stato, la domanda é: con quale metodo il governo vorrebbe rimpolpare i buchi contributivi? La prima ipotesi allo studio è quella, per cui i contributi versati per tappare una voragine creata nel passato, saranno rivisti nello stesso momento del versamento. Per essere ancora maggiormente limpidi e cristallini, il periodo contributivo da recuperare si “salda” versando i contributi dovuti, ma questi subiranno una perdita di valore, per quello che sarà il calcolo dell’assegno che si percepirà una volta andati in pensione. Insomma, come parametro per stabilire il valore finale, non si utilizzerà la retribuzione del lavoratore.
Si sta optando per un altro tipo di scelta, che potrebbe essere quella della retribuzione minima prevista dal contratto nazionale a cui si è subordinati. Detto ciò, è chiaro, che il riscatto avverrà ad una cifra inferiore, se alla fine il sistema scelto sarà questo. Tuttavia, c’è anche una seconda ipotesi allo studio, sempre per ciò che concerne la copertura dei buchi contributivi. Questa consiste nell’utilizzare il metodo, che prevede il calcolo sulla media degli ultimi 12 mesi di retribuzione. Questo metodo, intanto potrebbe essere applicato anche per il riscatto della laurea. Attendiamo aggiornamenti in merito.