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La Juventus si sta dimostrando ancora una volta la regina di questa prima parte del campionato italiano. In queste prime sette giornate di campionato, i bianconeri hanno ottenuto ben sette vittorie e al momento occupano la testa della classifica col punteggio pieno (21 punti). La forza degli uomini di Allegri è sicuramente il gruppo, ma anche il lavoro effettuato dietro le quinte in tutti questi anni. Salta subito all’occhio, l’operazione di ringiovanimento che è stata fatta nelle ultime stagioni, a partire dalla stessa presidenza. La Juventus infatti ha il presidente più giovane, ossia Andrea Agnelli che conta ben 42 primavere. In Europa, possono far concorrenza a questo dato, i due sceicchi di Paris Saint-Germain e Manchester City: Al Khelaifi (44) e Kaldoon Al Mubarak (42 anni come Agnelli).
Tra le altre figure dirigenziali di alto livello pochi sono i 40enni. Rientrano in questo range Marina Granovskaya, 43 anni, che nel Chelsea si occupa della direzione finanziaria e delle scelte strategiche sul mercato; Ed Woodward (46 anni) allo United e Cliff Batty, 48enne direttore finanziario.
Juventus, la bella signora si fa giovane
La Juventus può contare di una media età molto bassa a livello dirigenziale. Si può dire quindi che è la squadra più giovane tra i top team europei. A far da apripista c’è il presidente Andrea Agnelli e a seguire il suo staff con Pavel Nedved e Fabio Paratici che hanno 46 anni, per una media che arriva ai 44. La squadra di Torino, nonostante la giovane età della dirigenza, sta attraversando una fase molto positiva sia in campionato che in queste prime fasi di Champions League. Se in Italia ha già ottenuto sette vittorie su sette partite disputate, in Europa ha iniziato il suo cammino con due vittorie su due partite disputate. I primi tre punti sono stati ottenuti contro il Valencia, dove l’episodio degno di nota è stata l’espulsione di Cristiano Ronaldo. La seconda vittoria invece, contro lo Young Boys, vinta per 3-0 con tripletta di Paulo Dybala.