ROMA – La Bellanova elogia Italia Viva. La ministra delle Politiche agricole, che ha lasciato il Partito Democratico per abbracciare il nuovo progetto politico di Matteo Renzi, ha dichiarato quanto segue:
“Noi abbiamo assunto con Matteo Renzi, di fronte all’emergenza democratica, di dire ‘passiamo sopra gli insulti, le polemiche che ci sono stati’ e diamo vita, insieme ai nostri avversari, a un governo che deve impedire che l’Italia nomini in Europa un commissario sovranista, che indebolisce l’Italia, la isola ancora di piu’ e aggrava la situazione dei problemi, anziche’ dare risposte ai problemi che ci sono”.
La Bellanova elogia Italia Viva
La ministra ha commentato anche il dato che vede il partito di Renzi, secondo i dati di Pagnoncelli, al 6,2%:
“La crescita noi la misuriamo non solo sui sondaggi, ma andando in giro. C’e’ una grande attenzione, c’e’ una voglia di politica e noi vogliamo assecondare questa voglia di politica parlando di cose concrete, perche’ in Italia c’e’ questo bisogno. La politica deve recuperare autorevolezza non attraverso la propaganda e i proclami, ma individuando i problemi e dando delle soluzioni”.
E ancora:
“Noi siamo una forza politica giovane, partiamo adesso. Ovviamente ci daremo uno statuto e attiveremo tutti quegli strumenti che ci mettono nella condizione di avere adesioni che devono essere di grande qualita’. Adesioni che rispondono non a necessita’ di carriera, non di posizionamento di personale politico, ma che rispondono al bisogno che ha questo Paese. Una politica non politicante, ma che individua i problemi e costruisce soluzioni perche’ questo e’ il riformismo. Noi siamo una forza riformista che vuole guardare al futuro, incominciando a dare risposte sul presente”.
Teresa Bellanova ha parlato inoltre dell’alleanza tra il Pd e il M5S che ha fatto nascere il governo Conte bis:
“Si fa un governo con il Movimento 5 stelle per impedire che il Parlamento che verrebbe fuori dai risultati elettorali elegga un presidente della Repubblica sovranista. Noi vogliamo fare ogni sforzo perche’ questa legislatura duri. Per eleggere in questo Parlamento un presidente della Repubblica degno della storia di quel galantuomo che oggi siede al Quirinale. E lo vogliamo fare non con forzature, ma semplicemente utilizzando gli strumenti della democrazia”.