Condividi su:
ROMA – La Lega chiede di tutelare la qualità dei prodotti made in Italy. Ecco cosa dichiara l’eurodeputata Luisa Regimenti (Identità e Democrazia), membro della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare:
“La difesa del settore agroalimentare italiano deve essere condotta con decisione innanzitutto dal Governo. Ma io ho in proposito di portare questa esigenza anche all’attenzione del Parlamento europeo. Molti nostri alimenti, tra l’altro alla base della ‘dieta mediterranea’, che l’Unesco ha riconosciuto come Patrimonio culturale immateriale dell’umanità, nascono nel rispetto del territorio e della biodiversità. L’Ue ci dovrà ascoltare”.
La Lega chiede di tutelare la qualità dei prodotti made in Italy
L’eurodeputata Luisa Regimenti poi aggiunge:
“Le misure adottate dal Governo italiano per contrastare il diffondersi del Coronavirus Covid-19 sembrano essere necessarie, sperando solo che non siano arrivate troppo tardi. Per quanto riguarda la chiusura nazionale di scuole e università, occorre sostenere economicamente i genitori per permettergli di gestire al meglio i figli che resteranno a casa. E’ evidente che occorrerà garantire uniformità di applicazione delle misure in tutte le regioni italiane. Considerando anche il fatto che l’alto standard di qualità del nostro Sistema Sanitario Nazionale, purtroppo, non è omogeneo sull’intero territorio. Un plauso, comunque, va ai medici e agli operatori sanitari. Stanno fronteggiando in prima linea l’emergenza con ottimi risultati a tutela della salute pubblica, pur tra mille difficoltà”.
Intanto, mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rassicurato gli italiani in un messaggio alla nazione, il centrodestra ha presentato le sue proposte durante una conferenza stampa presso il Senato. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte i leader della Lega, Matteo Salvini, e di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nonché il vice presidente di Forza Italia, Antonio Tajani. Quest’ultimo ha chiesto di “aumentare immediatamente il numero dei posti di terapia intensiva in tutta Italia”. Salvini invece ha sottolineato che “da Bruxelles, in queste settimane, si sente un silenzio assordante“.