Le varianti del Covid19 preoccupano l’Italia. Un’emergenza sanitaria che non vuole dare tregua al nostro paese ancora in forte difficoltà
Inglese, brasiliana e sudafricana: sono le varianti del Covid19 che stanno mettendo in ginocchio gli ospedali italiani specie nel centro Sud.
Diverse zone rosse infatti sono istituite in diverse province come quelle di Perugia, Pescara e Chieti tra le più colpite proprio dalle varianti.
E’ è per tale motivo altresì che gli esperti chiedono di “rafforzare” le misure in tutto il paese per contenerne la diffusione; dall’Istituto superiore di Sanità al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie fino al Comitato tecnico scientifico, l’input è sempre lo stesso.
Al Governo che aspetta la fiducia delle due Camere è chiesto dunque da più parti di attuare “lockdown totale per due settimane” altrimenti “bisognerà continuare con gli stop and go per tutto il 2021”.
L’evoluzione repentina del Covid19 quindi creano parecchie preoccupazioni vista la sua diffusione in circa il 18% dei casi in Italia
Uno studio dell’Istituto superiore di sanità infatti afferma:
La diffusione di varianti con maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non sono adottate misure di mitigazione adeguata.
Sulla stessa linea anche il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) che ritiene “la situazione molto preoccupante”.
Di altro avviso invece il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia e l’assessore alla Salute della Puglia Pierluigi Lopalco, secondo i quali servono chiusure “chirurgiche e selettive”.
A proposito di varianti infine, a Genova è isolata la variante sudafricana del Sars-Cov-2; riscontrata su una paziente di 25 anni di rientro dall’estero, che avrebbe fatto scalo aereo in un paese a rischio.
La paziente si è autodenunciata e autoisolata. Positiva dal 31 gennaio, si è negativizzata l’8 febbraio scorso. A ora, informa il Policlinico “non sono stati rilevati casi secondari derivanti”.