Intelligenza dei polpi

L’intelligenza dei polpi, un prodigio della natura meraviglioso

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Sul nostro pianeta esistono moltissimi animali intelligenti, capaci, nei loro limiti, di sorprendere anche gli stessi scienziati. Ma se dovessimo scegliere l’animale con l’intelligenza più strana e particolare, dobbiamo citare indubbiamente i polpi. Animali marini non solo bizzarri con la loro forma che ricorda creature aliene, ma che sono anche dotati di un’intelligenza davvero sorprendente.

Cosa sono i polpi

Come accennato poco fa, i polpi (da non confondere coi polipi, che sono un’altra specie animale, più statica rispetto ai polpi) sono animali marini. Sono dei molluschi della famiglia dei cefalopodi; parola che significa testa e piedi, infatti i cefalopodi (così come i polpi) sono proprio caratterizzati da una testa e dei “piedi”, nel loro caso tentacoli.

I polpi sono caratterizzati appunto da 8 tentacoli con due file di ventose. I tentacoli sono utilizzati sia per muoversi che per acchiappare oggetti o prede. Questi affascinanti animali marini si cibano prevalentemente di cozze, vongole, crostacei, gastropodi e ostriche. Per rompere eventuali gusci o carapaci i polpi sfruttano un becco che fa parte della loro bocca.

I polpi hanno ben 3 cuori che pompano sangue color verde/azzurro. Nella testa di un polpo si trova il suo cervello e due occhi grandi con pupille orizzontali. Dietro la sua testa c’è un mantello tondeggiante (quello che sembra vagamente uno “zaino” e viene confuso con la sua testa). Oltre a contenere i 3 cuori, il mantello contiene anche vari organi vitali e un sifone simile a un tubo che viene utilizzato per respirare, per muoversi (sfruttandolo come una sorta di propulsore), per l’escrezione e per gettare inchiostro (anche i polpi possono emettere inchiostro) usato per difendersi contro i predatori e confonderli.

Questi cefalopodi hanno un corpo molle ma allo stesso tempo forte. Infatti i polpi (anche quelli più grandi) possono passare attraverso fessure piccolissime o spostare ed usare oggetti anche abbastanza pesanti. Inoltre sono abili “prestigiatori”, infatti i polpi non sono di un colore fisso, ma si mimetizzano quasi continuamente per sfuggire da eventuali pericoli o predatori. I polpi vivono in media un anno o un anno e mezzo.

L’incredibile intelligenza dei polpi

Dopo aver spiegato le caratteristiche principali dei polpi bisogna parlare del loro punto forte: l’intelligenza. Numerosi studi hanno evidenziato che i polpi sono dotati di un’elevatissima intelligenza. Non a caso i polpi hanno un sistema nervoso centralizzato, ma molti suoi neuroni (per i due terzi) sono distribuiti anche sui loro tentacoli; con un totale generale di 500 milioni circa di neuroni.

I polpi inoltre, oltre ad essere anche una delle specie tuttora viventi più antiche, sfrutta la sua intelligenza per sopravvivere, segno che questi animali hanno coscienza di sé.

È risaputo che molti animali hanno coscienza di sé stessi, hanno esperienze soggettive e sono dotati di un’intelligenza elevata. Per esempio gli elefanti, le scimmie, i cani, i corvi, i cavalli, i delfini, i maiali (l’animale, escluso l’uomo, più intelligente), i pappagalli e i topi oltre ad essere coscienti, hanno un loro pensiero, delle loro emozioni e una loro logica (il tutto ancora primitivo ma comunque sorprendente). Questo dimostra che gli animali sono più intelligenti di quanto si possa immaginare. Ciò pone anche il quesito sulla reale intelligenza e senzienza dei vari animali, che sicuramente (con futuri studi) ci sorprenderà.

L’intelligenza dei polpi è fenomenale

Il massimo delle stranezze intellettive si riscontrano proprio nei polpi. Questi cefalopodi sono in grado di risolvere piccoli problemi (come aprire e fuoriuscire con successo da barattoli chiusi), riescono ad imparare ad usare gli oggetti (per esempio utilizzare un guscio di una noce di cocco come “macchina acquatica” e lasciarsi trasportare dalla corrente marina), riescono a risolvere situazioni complesse, riescono ad orientarsi nei labirinti, reagiscono a diverse persone o altri aninali e a distinguerli in modo comportamentale, riescono a provare simpatie o antipatie, possono provare senso dell’umorismo, riescono ad essere curiosi verso nuove esperienze o nuovi oggetti, possono riuscire ad ingannare, riescono ad essere furbi, possono interagire amichevolmente o meno con altri esseri viventi (tra cui noi umani), riescono a generare un’elaborazione mentale e sono in grado di utilizzare la memoria (anche a lungo termine) e sfruttarla per risolvere rompicapi e problemi.

La coscienza degli animali

Certo, i polpi hanno i propri limiti intellettivi, ma tra tutte le specie viventi terrestri (escluso l’uomo, che è la specie più intelligente sul nostro pianeta, anche se molte volte fa cose estremamente ingenue e pericolose) sono alcuni tra i più intelligenti e spettacolari, oltre che tuttora misteriosi. Per un invertebrato non è poco, anzi, si parla di animali che sono dei veri e propri geni.

La loro elevata intelligenza è un vero mistero, visto che il loro cervello si differenzia dal cervello di altri animali ed è del tutto singolare. Probabilmente le varie condizioni, la lotta per la sopravvivenza, i vari habitat e lo stile di vita hanno permesso ai polpi di sviluppare un’intelligenza straordinaria. Questi cefalopodi inoltre hanno coscienza di sé e questa caratteristica si osserva sopratutto quando si trovano in cattività. Alcuni si adattano, altri invece letteralmente si ribellano e possono tentare evasioni, fughe, allagamenti, danneggiamenti e fare anche veri e propri dispetti contro i ricercatori. In linea di massima i polpi hanno un coscienza in parte simile (virtualmente e nei limiti dei polpi) a quella umana ma allo stesso tempo completamente diversa ed elementare/primitiva.

In ogni caso simili animali meritano di essere studiati ulteriormente perché possono riservare moltissime sorprese. Molte volte ci basiamo troppo sulla coscienza e l’intelligenza umana; ma probabilmente gli animali (anche quelli meno complessi) hanno una loro personale coscienza e non solo istinto. Una coscienza che, seppur primitiva e minima, permette alle varie creature di dar vita a delle elaborazioni mentali base o complesse.

Del resto le conoscenze non si basano soltanto sulle esperienze e sulle sensazioni umane, ma vanno anche oltre le apparenze. I vari studi, le ricerche di vera sapienza e la volontà di studiare sicuramente ci faranno capire moltissime cose.

 

Fonte immagine: Pixabay

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24