ROMA – L’Italia e l’antisemitismo nel 2020. Un tema più che mai attuale, alla vigilia della Giornata della Memoria.
Se infatti da una parte si organizzano manifestazioni per mantenere vivo il ricordo di quelle atrocità affinché la storia non debba mai ripetersi, dall’altra ci sono episodi, come quello di Mondovì, che non possono non destare preoccupazione. E il mondo della politica si schiera.
L’Italia e l’antisemitismo nel 2020: le dichiarazioni di Renzi e Salvini
Ecco cosa ha dichiarato Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva:
“Qui ci sono Ebrei. In Piemonte, su un’abitazione, nel 2020. Questa non è semplicemente una notizia di cronaca: questa è una vergogna senza fine. Qui ci sono Ebrei. Un modo per mettere all’indice, per prolungare l’antisemitismo, per cancellare la Memoria. Qui ci sono Ebrei. Bisogna reagire subito prima che il virus dell’ignoranza diventi fascismo. E allora lo urlo forte: anche io sono ebreo. Qui ci sono Ebrei, perché siamo tutti ebrei e non permetteremo che il passato ritorni. Non dobbiamo cancellare solo quella scritta, dobbiamo cancellare l’antisemitismo. Per sempre”.
E mentre il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha apposto un cartello sulla porta della sua abitazione che recita “Qui vive un antifascista“, il leader della Lega Matteo Salvini (che già aveva pubblicamente difeso Liliana Segre) nei giorni scorsi ha rilasciato un’intervista al giornale ‘Israel Ha-Yom’, nella quale ha dichiarato:
“La Lega non ha legami con organizzazioni politiche antisemite. Alle elezioni partiti come CasaPound, Forza Nuova e Fiamma si presentano contro di noi: questo dimostra che noi non abbiamo legami con loro. […] Ora la massiccia presenza di immigrati provenienti da Paesi musulmani contribuisce alla diffusione dell’antisemitismo anche in Italia”.
E ancora:
“Certi elementi nel mondo accademico e nei media sono mobilitati contro Israele, ed essi creano odio verso Israele per giustificare l’antisemitismo. […] C’è un antisemitismo dell’estrema destra e dell’estrema sinistra. Pensiamo a Jeremy Corbyn o ad attivisti della sinistra in Germania che non vogliono essere come i nazisti, eppure si trovano a boicottare prodotti israeliani”.