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Lombardia. L’allarme siccità colpisce anche i pascoli.
La Coldiretti Lombardia che monitora la situazione dei pascoli nelle province lombarde è preoccupata per l’influenza della siccità su di essi.
Como, Lecco, Sondrio, Brescia e Bergamo le province più toccate. Il dato preoccupante è la diminuzione di erba a disposizione del bestiame. Un calo che segna l’insufficienza delle risorse a disposizione degli imprenditori agricoli.
Siccità: i numeri e le percentuali in rapida ascesa
Stando ai risultati dell’ultimo monitoraggio Coldiretti il danno causato dalla siccità colpirebbe 600 alpeggi lombardi con oltre 800 malghe, la maggior parte delle quali concentrate in provincia di Sondrio (37%), Brescia (30%), Bergamo (24%), Como (8%), Lecco (8%).
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“Quest’anno la stagione è partita molto male: siamo arrivati in malga a metà giugno e la poca erba presente a causa del caldo e della siccità era già in fiore con una reale scarsità di cibo per gli animali. Se dovesse tornare il caldo afoso con 35 gradi, saremo costretti a rientrare prima in azienda con maggiori costi per l’affitto della malga e per il reperimento di fieno e materia prima, come mais e soia, per l’alimentazione degli animali.” Queste le parole sconfortanti di Buccio Aldino, rappresentante degli allevatori presso la Coldiretti.
Il cambiamento climatico. Il freddo primaverile e la siccità estiva che stiamo vivendo in questi anni se lascia perplessi noi, è un vero e proprio danno per i campi e gli allevatori. Non basta il sostentamento per tutti i capi di bestiame, un’emergenza da non sottovalutare, poiché, le langhe lombarde partecipano, con il loro ecosistema, al “gioco della produzione” che, ora, sembra rischiare di fermarsi.