Nonostante la possibilità di riprendere gli allenamenti all’interno dei centri sportivi il prossimo 18 maggio, la ripresa della Serie A non sarebbe ancora certa. A far discutere infatti, oltre alle parole di frenata da parte del Ministro per lo Sport di Vincenzo Spadafora, sono le modalità. Sulla questione è intervenuto anche il patron biancoceleste Claudio Lotito, che su Repubblica ha chiuso alla possibilità dei playoff. Lotito dice no ai playoff, considerati come l’ultima spiaggia.
Le parole di Lotito per i playoff
“Si rischia di mandare gambe all’aria il sistema. Alcune società stanno preparando un documento condiviso per mettere a nudo i rischi che corrono. Mi chiamano Lotito il virologo, lo scienziato, ma alla Lazio ho una struttura eccellente. Ho già tamponi e test sierologici. E ho fatto avere le mascherine anche a qualche presidente. A Formello ho il cardiologo, l’internista, l’otorino e l’urologo, perché cose come il varicocele una volta si scoprivano al militare. Sono in grado di fare la sanificazione anche subito, la mia azienda lavora negli ospedali”. Sono state queste le parole del presidente biancoceleste, che ha poi aggiunto: “Oggi io sono a un punto dalla Juventus, e solo per Juve-Inter che… vabbè, l’avete vista. Ma all’andata contro la Juve ho vinto 3-1 e anche in Supercoppa l’ho battuta 3-1. E dovevamo ancora giocare il ritorno. Per equità, una squadra come l’Inter, che ha 8 punti meno di noi, o l’Atalanta, che ne ha 14 in meno, mi dica lei se devono essere coinvolte”.
Il commento su Spadafora
Claudio Lotito ha anche commentato così le parole del Ministro Spadafora: “Spadafora ha uno studio che noi non conosciamo? Perché una data sarebbe meglio di un’altra? Il campionato ripartirebbe a porte chiuse, ci sarebbero al massimo 90 persone negli stadi oltre alle squadre, basta fare i test a tutti come ho fatto nelle mie aziende dove non c’è stato neanche un contagio. A chi voleva annullare gli allenamenti dicevo: me li impedissero, ma con motivazioni scientifiche. Invece dicevano: ‘Che figura facciamo di fronte ai morti?’. Io ho spiegato la natura del virus e ho detto che mi sarei aspettato i test sierologici, oltre ai tamponi. Perché non si può allenarsi all’aperto se tra poco si potranno prendere metro, treni e aerei?”.