Mauro Gianetti è il general manager del team Uae-Emirates. La squadra si trova al momento ad Abu Dhabi, per un primo ritiro in vista della preparazione della stagione 2020 che si preannuncia ricca di appuntamenti ciclistici. Al riguardo della passata invece, Gianetti ha voluto fare il punto della situazione. “Dobbiamo crescere ancora di più, ma siamo chiaramente in anticipo sui tempi: classifica alla mano, siamo la quarta squadra al mondo. È chiaro che se analizziamo i singoli, ci aspettavamo di più da Aru e Gaviria mentre è esploso prima del previsto il talento di Pogacar”, ha affermato il ticinese. Vero è che dal 2020 si aspettano molto di più da Fabio Aru. Il 2019 doveva essere la stagione del riscatto, invece si è trasformata in una stagione da incubo. Dopo l’operazione Aru doveva tornare in splendida forma, invece dopo un inizio discreto del Tour una serie di problemi e un virus hanno condizionato il proseguo della stagione. In particolar modo, il Cavaliere dei Quattro Mori è stato costretto al ritiro alla Vuelta di Spagna proprio a causa di un virus.
Mauro Gianetti, il pensiero su Aru
Gianetti si aspetta tanto il prossimo anno soprattutto da Fabio Aru. Dopo gli episodi negativi delle ultime stagioni, a Gazzetta.it il general manager ha dichiarato: “Per quanto riguarda la sua partecipazione al Tour, lui aveva espresso il forte desiderio di esserci. Lo staff lo ha valutato e aveva la condizione per farlo, e infatti ha concluso al 14° posto, non male considerando l’infortunio da cui veniva. L’obiettivo era di fare classifica alla Vuelta, dove poi però ha preso il citomegalovirus. La stagione 2020 per lui ultima spiaggia? Da un lato è così, ma dall’altro lato vorrei che non lo fosse. Spesso, per Fabio, le responsabilità si sono rivelati un peso”.
Riuscirà Aru a dare una svolta definitiva alla sua carriera?
Fonte immagine: uaeteamemirates.com