Meloni durante il discorso alla Camera per la fiducia

Meloni: “Ho pensato di presentarmi in Parlamento senza un accordo con gli alleati”

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Meloni si confessa nell’ultimo libro di Bruno Vespa. Ci sono molti dettagli sulla nascita del nuovo governo di centrodestra, passando dal rapporto con gli alleati alla prima visita informale tra la premier e il Presidente francese Emmanuel Macron. Ed è emerso inoltre anche un retroscena inedito sull’accordo che ha portato alla nascita dell’esecutivo.

I retroscena su Meloni

“Ho illustrato la nostra decisione di difendere il marchio made in Italy e contestato l’atteggiamento predatorio che la Francia ha manifestato in qualche occasione”, ha detto Giorgia Meloni a Bruno Vespa parlando dell’incontro col Presidente Francese. “Ho trovato una perfetta comunità d’intenti nella difesa della sovranità alimentare alla quale anche la Francia tiene molto…Abbiamo parlato di Libia, immigrazione, infrastrutture. Ma la lealtà e la franchezza potranno portare soltanto vantaggi ai nostri rapporti”.

Ci sono stati anche momenti non facili che Meloni ha raccontato a Vespa e che sono contenuti nell’ultimo libro del giornalista Rai dal titolo La grande tempesta. “Non ho mai temuto davvero di non riuscire a fare un governo…anche se ho preso in considerazione l’ipotesi di presentarmi in Parlamento senza un accordo preventivo con tutti gli alleati, quando alcune proposte mi sono sembrate irricevibili”. Alla fine però la priorità per Meloni era un’altra. “Mi interessava formare una squadra che funzionasse, un governo inattaccabile, serio, adeguato, ben calibrato. E credo di esserci riuscita”.

Il rapporto con Salvini e Berlusconi

Nel libro Meloni parla anche del rapporto con gli alleati di governo. “Con Salvini si è stabilito un rapporto nuovo e diverso. Ha capito quel che si poteva e quel che non si poteva fare e mi ha aiutato a cercare soluzioni. In certe situazioni lui mi ha chiesto di aiutarlo, in altre io l’ho chiesto a lui”

E non mancano poi parole in merito ai recenti rapporti politici con Silvio Berlusconi, i più difficili alla nascita del nuovo esecutivo. “C’è stata qualche incomprensione in più, figlia del passaggio di testimone. Quando si vivono certi momenti epocali, è fatale che ci siano delle scosse”. La premier gli riconosce lucidità e senso del dovere per aver messo da parte gli attriti e per non aver deluso gli italiani che attendevano un governo di centrodestra dopo molti anni. “Il suo discorso sulla fiducia pronunciato al Senato è stato bello e importante, e sono stata contenta di applaudirlo”.

 

 

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Autore dell'articolo: Alessio Bardelli