Migranti, Mattarella: “L'Italia è un Paese accogliente”

Migranti, Mattarella: “L’Italia è un Paese accogliente”

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Migranti al centro del dibattito politico. E mentre negli ultimi giorni tiene banco la questione degli sbarchi nei porti italiani, con la linea dura del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, quest’oggi arrivano le parole del Capo dello Stato. Mattarella ha infatti inviato una lettera al Presidente della fondazione Migrantes, Monsignor Gian Carlo Perego.

L’intervento di Mattarella

Nella sua lettera Mattarella tocca tanti temi, a partire dall’emigrazione di tanti italiani all’estero. “A partire sono principalmente i giovani  per motivi di studio e di lavoro. Spesso non fanno ritorno, con conseguenze rilevanti sulla composizione sociale e culturale della nostra popolazione”. Questo fenomeno produce un saldo negativo “tra chi entra e chi esce”. Secondo Mattarella “chi lascia il nostro Paese lo fa per necessità e non per libera scelta, non trovando in Italia una occupazione adeguata al proprio percorso di formazione e di studio”.

Le parole del Presidente della Repubblica sono ancora più attuali in questi ultimi giorni. Con le nuova linea del governo Meloni in tema di immigrazione e sbarchi queste parole sembrano essere un monito indiretto rivolto alle politiche migratorie.

I migranti in Italia

Poi il Capo dello Stato ricorda la storia d’Italia, fatta di migranti e di emigrazione. “Il nostro Paese, che ha una lunga storia di emigrazione, deve aprire una adeguata riflessione sulle cause di questo fenomeno e sulle possibili opportunità che la Repubblica ha il compito di offrire ai cittadini che intendono rimanere a vivere o desiderano tornare in Italia”.

Tocca il tema del PNRR. “Rappresenta un punto di riferimento per disegnare e programmare un diverso futuro, che risponda alle esigenze dei giovani e ne valorizzi capacità e competenze”. Mattarella ricorda poi come “l’Italia è un Paese accogliente che deve coltivare le ragioni e le modalità delle sue tradizioni“. E lo può fare in due modi:  “tutelando e promuovendo gli italiani fuori dai confini nazionali” e “sostenendo quelli che desiderano tornare nel nostro Paese” che vogliono mettere a loro disposizione le loro competenze e le loro capacità.

 

 

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Autore dell'articolo: Alessio Bardelli