Una serie di disordini stanno avendo luogo da questa mattina nei penitenziari di tutta Italia. All’origine delle proteste, ci sono le misure anti-coronavirus nelle carceri.
Tra le misure anti-coronavirus nelle carceri, c’è la sospensione dei colloqui a vista. Al loro posto, il dpcm prevede l’utilizzo del telefono e delle videochiamate. I provvedimenti, però, hanno fatto scattare una serie di proteste in tutta Italia. I detenuti e i loro familiari, infatti, hanno richiesto l’indulto, l’amnistia o gli arresti domiciliari. Nel carcere di Foggia, circa 50 detenuti sono riusciti a fuggire. Le forze di polizia hanno recuperato finora 30 evasi. Invece, proseguono le ricerche per i restanti 20. I carcerati hanno distrutto un cancello dell’area che separa la struttura dalla strada e sono riusciti a fuggire. Nel frattempo, molte altre persone si sono arrampicate sulle recinzioni. L’intervento di polizia, carabinieri e militari è stato immediato. Le autorità hanno invitato alla chiusura di tutte le attività commerciali situate nelle vicinanze del carcere.
Proteste anche a Milano, Roma, Napoli. A Modena ci sono 6 morti e 18 feriti, di cui 6 in gravi condizioni. Ferite in maniera lieve anche 3 guardie.
Le misure anti-coronavirus nelle carceri hanno scatenato proteste anche a Rebibbia e San Vittore. Qui, infatti, i detenuti hanno incendiato lenzuola, cuscini e materassi e li hanno lanciati dalle finestre. Inoltre, i reclusi hanno assaltato le infermerie e sono saliti sui tetti. A Poggioreale alcuni carcerati sono saliti sui muri, mentre i loro parenti hanno bloccato il passaggio dei tram. Durante le proteste, a Modena sono morti 6 detenuti. Secondo le prime ricostruzioni, due di loro avrebbero approfittato dei disordini per rubare gli psicofarmarci dalle infermerie, finendo in overdose. Un detenuto è stato ritrovato cianotico, ma non sono ancora chiare le cause del suo stato. Altri tre reclusi sono morti dopo il trasferimento a Verona, Alessandria e Parma. Infatti, per limitare i disordini, le autorità hanno disposto il trasporto di 80 detenuti in altre strutture.