Brasile-Belgio non ha riservato sorprese. Si sapeva che i verdeoro avevano limiti enormi. Anche i “Diavoli Rossi” li avevano e il Giappone li aveva evidenziati. Cosa ha fatto la differenza? Il ritmo. La squadra di Tite, come già aveva fatto in ognuna delle quattro gare giocate in precedenza, ha regalato spazio agli avversari nel primo tempo. Questi, però, li hanno sfruttati appieno. Allison fin qui aveva incassato un solo gol. Ne ha presi due in quarantacinque minuti.
Brasile-Belgio: la chiave del match
Due sono state le chiavi del match di Brasile-Belgio. Anzitutto l’assenza di Casemiro. Fernandinho, il suo sostituto, ha di fatto regalato entrambi i gol al Belgio. Senza il centrocampista del Real Madrid, la squadra di Tite è collassata sotto i colpi di De Bruyne e compagni. La seconda chiave del match è stato il confronto, impietoso, tra Neymar e Hazard. Il brasiliano, ancora una volta, si è rivelato un dilettante allo sbaraglio messo in un contesto troppo grande per lui.O Ney non ha personalità, non sa cosa significhi sacrificarsi, nè giocare per la squadra. Ormai si può ribattezzare NeyMai, perchè rimarrà a vita un eterno incompiuto. Al contrario, Hazard ha dominato la scena. Il giocatore del Chelsea si è caricato la squadra sulle spalle, innescando le azioni più pericolose del Belgio. A fine gara, uscito Lukaku, ha giocato anche da centravanti, permettendo alla squadra di salire. Insomma: il vero fuoriclasse è il belga.
Un mondiale europeo
L’eliminazione del Brasile rende il mondiale in Russia tutto europeo. Dopo Belgio-Francia si attendono le ultime due finaliste nei match Russia-Croazia e Svezia-Inghilterra. Dopo i Blues, i “Tre Leoni” sono l’unica squadra ad aver vinto un mondiale. Se venissero eliminati si assisterebbe a due semifinali con una sola squadra ad aver già alzato la coppa. Il Brasile era l’ultimo plurivincitore in gara dopo l’eliminazione dell’Uruguay. E’ finita con Neymar a casa tra le lacrime e una certezza: O Ney non fa rima con O Rey.