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Torna l’appuntamento più atteso dell’anno per gli appassionati dei motori: il Gran Premio d’Italia di Formula 1 sul circuito di Monza. A far infiammare gli spettatori, quest’anno, è l’enorme competitività della Ferrari che sembra poter contrastare il netto dominio della Mercedes. In Belgio, infatti, su una pista favorevole alla Mercedes e che tutti erano certi di una doppietta Hamilton-Bottas, abbiamo notato che Vettel teneva più o meno il passo di Hamilton.
Grazie al ritorno della Ferrari in testa al mondiale, anche il numero di biglietti venduti ha avuto un incremento del 30% solo nelle pre-vendite. La Scuderia Ferrari, farà di tutto per non lasciare delusi i propri spettatori in casa.
Dunque, qui sotto sono riportati gli orari del weekend a Monza.
Monza: orari GP d’Italia
Come ogni anno, per il GP d’Italia sarà trasmesso in diretta sia da Sky che dalla Rai.
Il weekend a Monza inizia venerdì 1 Settembre con le prime due sessioni di prove libere. Le FP1 saranno trasmesse a partire dalle ore 10.00 su Rai Sport 2 e su Sky F1, le FP2, invece, a partire dalle ore 14.00 sugli stessi canali.
Sabato 2 Settembre, alle ore 11.00 si terrà la terza ed ultima sessione di prove libere su Rai Sport e Sky F1. Le qualifiche si disputeranno a partire dalle ore 14.00 con le Q1, Q2 e Q3, su Rai 2 e Sky F1.
Domenica 3 Settembre, la gara prenderà il via alle ore 14.00. La diretta, come detto, è affidata a Rai 1/HD, Sky F1/HD e su Rai Play. Quest’ultima è una applicazione scaricabile su Android e iOS su cui si possono vedere le dirette streaming dei canali Rai.
Storia del circuito
L’Autodromo Nazionale di Monza è situata a Monza, a nord di Milano. L’impianto è stato costruito nel 1922.
Costruito nella Villa Reale del parco di Monza in un ambiente boschivo, il circuito presenta tre configurazioni: la pista Grand Prix lunga 5.793 chilometri, la pista Junior di 2.405 chilometri e la sopraelevata ad alta velocità lunga 4.250 chilometri con ripide pendenze che non sono state utilizzate per molti decenni e ora sono abbandonate. Le principali caratteristiche della pista Grand Prix includono la Curva Biassono, le curve di Lesmo, la Variante Ascari e la Parabolica. La curva ad alta velocità, la Biassono, si trova dopo la Prima Variante che a sua volta è situato alla fine del lungo rettilineo dei box.
I piloti sono a pieno regime per la maggior parte del giro grazie ai lunghi rettilinei: Monza è per antonomasia il Tempio della velocità. È la pista su cui si registrano le velocità medie più alte. Per la velocità massima, fino ad un paio di anni fa, anche essa era la più elevata a Monza. Tuttavia con l’inaugurazione del circuito del Messico, la velocità massima più alta è passata proprio al circuito messicano. Con i motori V10 degli anni 2000, le monoposto hanno toccato i 372 km/h (Montoya nelle prove libere). Con i V8, le monoposto raggiungevano velocità poco superiori ai 340 km/h, mentre con gli attuali V6, si sono registrate le velocità più alte in assoluto, attorno ai 375 km/h.
Il circuito è generalmente piatto, ma ha una graduale pendenza dalla seconda curva di Lesmo alla Variante Ascari. A causa del basso profilo aerodinamico necessario, con la conseguente diminuzione della forza di discesa, l’aderenza e la velocità di percorrenza delle curve sono molto più basse. Il sottosterzo è molto più accentuato rispetto ad altre piste. Tuttavia, nel secondo settore, c’è anche il rischio di andare in sovrasterzo.
Il circuito di Monza è stato luogo di molti incidenti mortali, soprattutto nei primi anni del campionato mondiale di Formula Uno e ha distrutto la vita di 52 piloti e 35 spettatori. Sono state continuamente apportate modifiche, per migliorare la sicurezza degli spettatori e ridurre la velocità di percorrenza delle curve.
La prima pista è stata costruita da maggio a luglio del 1922 da 3.500 operai, finanziata dal Club Automobile Milano. La forma iniziare si estendeva per 3,4 chilometri quadrati comprendente un tracciato di 4,5 chilometri e un percorso stradale di 5,5 chilometri. Il tracciato è stata ufficialmente aperto il 3 settembre 1922.
Nel 1928, ci fu l’infortunio più grave della storia di Monza: morirono il pilota Emilio Materassi e 27 spettatori al GP di quell’anno. L’incidente ha portato all’aggiunta di guardrail. Tuttavia la corsa del 1933 è stata segnata dalla morte di tre piloti e il layout della pista è stato modificato, con l’aggiunta di due chicane e la rimozione dei lunghi rettilinei. Infatti, il primo layout includeva un unico rettilineo che andava dalla parabolica alle curve di lesmo, con una sola curva da fare quasi a tavoletta.
Nel 1938-39, sono state fatte grandi modifiche, costruendo nuovi stand e ingressi, rielaborando la pista, spostando alcune parti della pista e aggiungendo due nuove curve. Il layout risultante ha dato una pista lunga 6.300 chilometri, in uso fino al 1954. Lo scoppio della seconda guerra mondiale ha fatto interrompere le gare fino al 1948 e parti del circuito si degradarono a causa della mancanza di manutenzione.
La sopraelevata
Nel 1954 i lavori hanno rinnovato completamente la pista, portando la combinazione della pista di 5,750 chilometri e di un ovale ad alta velocità lungo 4,250 chilometri con curve sopraelevate. I due circuiti combinati creavano una pista lunga 10 km, con le automobili che passavano due volte sul rettilineo principale come una specie di binari paralleli.
La Formula Uno ha utilizzato i 10 km di pista ad alta velocità nel 1955, 1956, 1960 e 1961. Stirling Moss e Phil Hill hanno vinto due volte in questo periodo, con la vittoria di Hill a Monza che lo rende il primo americano a vincere una gara di Formula 1. La corsa del 1961 ha visto la morte di Wolfgang von Trips e quindici spettatori quando una collisione con la Lotus di Jim Clark ha spedito l’auto di von Trips in aria e nelle barriere della Parabolica.
Sebbene l’incidente non si sia verificato sulla sezione ovale della pista, le alte velocità sono state considerate non sicure e l’uso dell’ovale è stato abolito.