Osservatorio Ciclisti, nasce una nuova realtà. Tanti troppi incidenti spesso mortali per gli appassionati e non solo delle due ruote
Dunque l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (ASAPS) ha annunciato la nascita per il 2021 di un nuovo Osservatorio Ciclisti.
Uno strumento il cui obiettivo è fornire aggiornamenti mensili sui decessi, attraverso gli incidenti rilevati dalle Forze di Polizia e dalle Polizie locali.
Girare in città in bici, allenarsi per un professionista, non è facile: diversi infatti sono negli ultimi anni i casi sinistri che hanno visto morire amatori e non.
L’ultimo caso per esempio, ha visto coinvolto Fernando Alonso che per fortuna ha riportato una frattura dell’osso mascellare; purtroppo in altri casi si è pagato con la vita.
Come per esempio il grave episodio di Agerola nel Napoletano dove è morta una donna di 37 anni, la più giovane vittima del mese, mentre a Medicina (BO) è rimasto ucciso un 93enne.
Quindi creare un sistema di monitoraggio, è ancora più importante se si tengono in considerazione alcune cifre
Il numero di deceduti tra i ciclisti è infatti notevolmente salito nel 2019 (253) rispetto al 2018 (219).
Nel solo mese di gennaio 2021, sono morti in Italia 14 ciclisti, di cui 13 uomini e una donna, 11 cittadini italiani e 3 stranieri; un dato inoltre in aumento rispetto al gennaio 2020, quando furono 10, e dello stesso mese del 2018, con 12 morti.
Analizzando infine le Regioni dove sono avvenuti gli incidenti più gravi, si osserva che in Emilia Romagna (regione a forte vocazione ciclistica) sono avvenuti 5 sinistri mortali, 2 in Piemonte e 2 in Lombardia.
Si sono inoltre registrati tre sinistri mortali con mezzi elettrici, una bicicletta, un triciclo elettrico e un deambulatore elettrico.
I veicoli investitori si distinguono a loro volta in 9 autovetture, 4 autocarri più una uscita di strada autonoma. Sui 14 ciclisti morti a gennaio, gli ultra 60enni sono stati 8.
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