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I Pagamenti della Pubblica Amministrazione avvengono sempre più in ritardo, vengo persi miliardi di euro dalle nostre imprese fornitrici.
Guardando all’anno scorso, nel 2017 gli importi venivano corrisposti dopo 95 giorni dall’emissione della fattura.
A partire dall’anno in corso ad oggi i tempi medi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione sono saliti a 104 giorni.
Proprio a causa dei ritardi nei pagamenti e quindi per il mancato rispetto delle disposizioni europee la Commissione europea ha deferito l’Italia.
L’unica nota positiva viene dai debiti della Pubblica Amministrazione italiana che sono scesi da circa 64 miliardi di auro a circa 57 miliardi di euro.
Considerando i ritardi fisiologici (cioè i 30/60 giorni come previsto dalla legge) i fornitori della Pubblica Amministrazione vanterebbero circa 30 miliardi di euro.
Dal 30 settembre tutta l’Amministrazione Pubblica italiana sarà obbligata a transitare sia in entrata sia in uscita attraverso la piattaforma Siope+.
I fornitori che lavorano per lo Stato subiscono prima di tutto i tempi di pagamento irragionevoli e poi anche il mancato incasso dell’Iva che, pur essendo una voce di giro, consentono ai creditori di disporre di maggiore liquidità per fronteggiare i pagamenti a breve.
Pagamenti della Pubblica Amministrazione, confronto in Europa
I tempi di attesa degli altri paesi:
- Spagna 56 giorni;
- Germania 33 giorni;
- Regno Unito 26 giorni.
Fonte:
Ufficio Studi CGIA comunicazione del 09 giugno 2018
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