Giugno è il mese del prelievo Inps sulle pensioni d’oro: si parte col taglio per 24000 pensionati
Roma, lì 07 giugno 2019 – Arriva la simulazione del prelievo Inps sulle pensioni d’oro da Giugno 2019.
La centralità dell’argomento ha indotto gli esperti del settore ad elaborare una simulazione del taglio sulle pensioni d’oro. La misura riguarda circa 24000 ex lavoratori provenienti sia dal settore pubblico che privato. Non sono mancate critiche sul provvedimento che è stato sottoposto anche ad esame per valutarne la regolarità. Le proiezioni indicano un taglio della pensione di circa 2000 euro.
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L’elaborazione arriva dal “Il Sole 24 Ore“; dunque riguarda il personale andato in pensione con un reddito di riferimento superiore ai 100000 euro lordi annui (pensioni d’oro).
Il taglio ha decorrenza da questo mese di giugno, così entra di fatto tra gli argomenti più discussi insieme alle elezioni. Il provvedimento ha già fatto parlare di se in ragione della sua validità a livello costituzionale.
La novità ha suscitato molta agitazione tra gli interessati indaffarati a calcolare il valore del prelievo che inciderà per 65 mensilità; infatti, il taglio sulle pensioni d’oro avverrà su 13 mensilità per un periodo complessivo di 5 anni.
Il calcolo del prelievo Inps sulle pensioni d’oro
Il caso in esame prende in considerazione una pensione annua da 120000 euro lordi.
Al netto dell’Irpef il taglio pesa per 1.710 euro; pertanto il prelievo del mese di giugno dovrebbe equivalere a 131,50 euro. Naturalmente verranno presi in considerazione anche i 5 mesi precedenti; dunque, si effettuerà un conguaglio dei primi 5 mesi ma gradualmente tra giugno e agosto.
Riduzione media annua al 24% per i pochi paperoni che superano il limite dei 500000 euro lordi. Tenendo presente che l’aliquota Irpef per tali redditi arriva al 43%, sommando il taglio del 24%, è come se la tassazione sul reddito aumentasse al 67%.
A conti fatti, per l’Erario, il risparmio dovrebbe avere una consistenza di circa 415 milioni di euro, quasi il 5% della spesa generata nei prossimi 3 anni da quota 100.
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