Presepe vivente di Rivisondoli, il rito più antico d’Italia. La sacra rappresentazione si terrà nella Piana di Pié Lucente sabato 5 a partire dalle ore 18
Il Presepe vivente di Rivisondoli rinnova un appuntamento che da 68 anni trasforma Rivisondoli in una piccola Betlemme con la spettacolare messa in scena del Presepe Vivente e della Natività di Gesù.
Sarà Maria Vittoria Di Battista di 18 anni da Castel di Sangro la Madonnina e nel ruolo di San Giuseppe ci sarà Luca Acconcia, 33enne di Castelvecchio Subequo.
Il bambinello, che come tradizione vuole è l’ultimo nato di Rivisondoli, è Leon Monaco nato l’11 ottobre scorso.
Tutto è pronto quindi per accogliere i numerosi spettatori per i quali saranno in tutto circa 500 i personaggi e figuranti in un meraviglioso paesaggio innevato.
Per questa edizione è previsto un treno del Presepe vivente che il 5 gennaio porterà da Sulmona a Rivisondoli centinaia di turisti.
Il parroco di Piè Lucente, don Daniel Cardenas, nella sua omelia ha ricordato che il Presepe di Rivisondoli è il più antico d’Italia realizzato la prima volta nel lontano 1951
E’ stato allora un segno di rinascita di questa comunità dalle rovine della guerra ed è un segno di speranza per le generazioni future.
Sono loro chiamate a portare avanti questa tradizione mentre ci accingiamo a celebrare la 70esima edizione che dovrà consolidare l’evento sancendone l’importanza internazionale.
Il sindaco Roberto Ciampaglia:
Il nostro Presepe è sempre una manifestazione di grande richiamo curata nei minimi particolari e che fa parte del patrimonio culturale di Rivisondoli.
Geppy Lepore curatore della manifestazione:
È sempre una grande responsabilità organizzare un evento di questa portata.
Anche perché stiamo già lavorando alla preparazione della 70° edizione che sarà internazionale perché coinvolgerà diverse Nazioni.
Maria Vittoria Di Battista:
Sono molto emozionata di essere stata scelta per ricoprire un ruolo così importante, da oggi è fino al 5 gennaio sarà un crescendo di emozioni.
Perchè questo Presepe vivente ha una fama internazionale essendo il più antico d’Italia dopo quello di Greccio realizzato da San Francesco d’Assisi.