Prima o poi dovevamo aspettare una notizia simile. Una volta cambiato il Presidente, con l’arrivo di Biden, le misure restrittive contro Huawei e la Cina allentano un po’. Mentre all’inizio, il “ban” della casa produttrice cinese era totale, ora Qualcomm venderà chip a Huawei per i propri smartphone. Parliamo di un procedimento che allenta di poco le restrizioni, ma meglio di niente: infatti, i chip forniti offrono al massimo solamente la connessione 4G. Dunque, niente connessione 5G disponibile per i chip destinati a Huawei.
Qualcomm ha confermato a Reuters di aver ricevuto il permesso dal governo degli Stati Uniti di vendere chip telefonici 4G a Huawei. L’azienda americana non ha detto quali chip fossero consentiti, anche se la natura 4G chiarisce che non si tratta di modem o processori di fascia alta, dotati di 5G.
Qualcomm venderà chip a Huawei: perché allentare la morsa del ban?
Fino al divieto commerciale, Huawei utilizzava i suoi chip Kirin interni per telefoni di fascia alta (il Mate 40 lo fa ancora) e lo Snapdragon di Qualcomm per i modelli economici. Qualcomm avrebbe chiesto il permesso di continuare a vendere quei chip affermando che i concorrenti non statunitensi avrebbero semplicemente colmato il vuoto. Il business della telefonia di Huawei è ancora in difficoltà, indipendentemente dai chip 4G venduti da Qualcomm.
Con un accesso limitato al silicio straniero e la mancanza di una produzione di chip cinese all’avanguardia, la società potrebbe dover ridimensionare radicalmente la sua strategia mobile. Si dice persino che stia vendendo il suo marchio Honor a basso costo, come spiegato in un nostro precedente articolo. Eccezioni come quelle di Qualcomm potrebbero mantenere viva l’attività, ma non necessariamente molto di più. La speranza, chiaramente, consiste nel fatto che in un futuro non troppo lontano, l’America possa allentare sempre più le misure restrittive.
Fonte immagine copertina: Pixabay