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Quello che sembrava impossibile fino a pochi anni fa, si sta trasformando poco a poco in realtà. A Ottobre del 2018 si sono chiuse nel nostro Paese le aste per le concessioni del 5G. Operatori come Tim, Vodafone, Wind Tre e Iliad si sono aggiudicati le frequenze comprese nelle bande tra le 20MHz e le 80MHz. Rispettivamente a Tim e Vodafone sono andati i blocchi da 80MHz e a Wind Tre e Iliad quelli da 20MHz.
Un passo importante verso lo sviluppo della connettività 5G nel nostro Paese che sarà a disposizione, presto ce lo auguriamo, non solo di progetti pilota come quelli sviluppati a Matera, Bari, Milano, Prato e L’Aquila, ma di una connessione ultra veloce sfruttabile da tutti. Con ricadute importanti nel settore dell’intrattenimento, del gaming online, delle infrastrutture e dei trasporti.
Il nostro Paese diventerà sempre più smart e connesso, con abitazioni in grado di comunicare con i vari dispositivi in maniera quasi istantanea.
Il 5G è infatti una tecnologia che a differenza del 4G LTE (quella attuale, dove disponibile) opera su frequenze comprese tra le 20MHz e le 300 MHz. Onde millimetriche che dovrebbero consentire, almeno in teoria, una velocità mille volte superiore rispetto alle attuali connessioni 4G.
In termini di download stiamo parlando di una velocità pari a 100 Mbps al secondo, mentre in upload potremmo raggiungere i 50 Mbps. Si ridurranno anche i tempi di latenza, che diventeranno pressoché inesistente con valori massimi di 4 millisecondi. Il battito d’ali di un’ape è di 5 millisecondi, tanto per dare un’idea dell’impressionante velocità di trasmissione delle informazioni nell’era del 5G.
Le applicazioni in termini pratici sono innumerevoli. Le nostre abitazioni e i dispositivi smart al proprio interno, dai frigoriferi, ai sistemi di sicurezza dialogheranno tra loro scambiandosi informazioni a cui potremmo accedere in maniera istantanea. Il 5G ci traghetterà dunque, come infrastruttura, verso la nuova era dell’IoT (Internet of Things) dove la parola chiave sarà connettività. Il settore della robotica sembra aver già sfruttato al meglio i vantaggi offerti dalla nuova infrastruttura in termini di latenza, per portare avanti progetti come il robot umanoide iCub sviluppato dai ricercatori dell’IIT di Genova. In questa maniera il team di sviluppo può interagire istantaneamente con l’interfaccia robotica senza dover andare incontro ai classici problemi di motion sickness.
Nel campo dell’intrattenimento i colossi dello streaming online come Amazon Prime Video o Netflix potranno offrire ai loro utenti contenuti video dovunque essi si trovino, grazie alla connettività 5G che con le sue microcelle promette una quantità di accessi a velocità super di gran lunga superiore alle reti attuali.
Gli effetti del 5G si faranno sentire anche nel settore del gaming.
In particolare per quello online dove da anni operatori leader del mercato europeo come Unibet trarranno notevoli vantaggi soprattutto nell’offerta di giochi per casinò live a cui gli utenti potranno accedere dai nuovi laptop sempre connessi. In questo modo verranno sfruttate al meglio le potenzialità di questi giochi dal vivo che grazie ai ridotti periodi di latenza saranno più coinvolgenti e immersivi. Perché ve lo immaginate un croupier che si muove al rallentatore e la cui voce vi ritorna come un’eco? Roba da diventare matti.
È curioso notare come anche nel settore dell’intrattenimento, antiche tradizioni si trasformeranno grazie alla connettività 5G. Nel 2019 potremo quindi assistere a una versione immersiva della Mille Miglia che grazie ai visori Oculus GO ci permetterà di entrare direttamente nell’abitacolo delle auto d’epoca. Basterà attendere ancora qualche anno, il tempo che l’infrastruttura 5G abbia una copertura nazionale, per partecipare a una nuova e più coinvolgente esperienza delle tradizionali corse automobilistiche.
E se queste sono solo alcune delle applicazioni della nuova frontiera della connettività a cui si aggiungono le auto a guida autonoma, la telemedicina con il controllo a distanza dello stato dei pazienti, così come applicazioni nell’ambito della pubblica sicurezza e del turismo. Ed è già sfida tra i produttori di chip che supportano la connettività 5G.
Qualcomm ha presentato a dicembre del 2018 alle Hawaii la sua Snapdragon 855, la prima piattaforma commerciale 5G per la connettività da dispositivi mobili. Il colosso statunitense Intel ha risposto con il modem XMM 8000 che sarà integrato ai laptop a partire dalla seconda metà del 2019 e che supporterà pienamente la tecnologia 5G.
La sfida è dunque aperta. Le aste si sono chiuse e a noi non resta che attendere i prossimi sviluppi del futuro della connettività: 5G ovviamente.