Rana fluorescente, scoperta una nuova specie

Rana fluorescente, scoperta una nuova specie

 

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Cosa sono le rane per capire la nuova rana fluorescente

Le rane sono animali molto noti e quasi tutti conoscono queste simpatiche creature.

Appartengono gli anfibi sono caratterizzati dal fatto che la loro vita è suddivisa tra l’acqua e la terraferma, anche altri animali possono vivere tra acqua e terra, ma non sono anfibi. Infatti gli anfibi, dopo la fuoriuscita dalle uova, vivono una vita “larvale” sotto forma di girini in acqua, cibandosi prevalentemente di vegetali o, più raramente, di insetti e di altre tipologie di larve.

Dopodiché, tramite una metamorfosi, i girini abbandonano le branchie (utilizzate per respirare sott’acqua) e sviluppano dei polmoni per respirare fuori dall’acqua; inoltre spuntano le zampe ed avvengono varie trasformazioni biologiche drastiche per permettere la vita sulla terraferma. Anche la pelle stessa degli anfibi permette anche una miglior respirazione. Ovviamente gli anfibi adulti non abbandonano completamente l’acqua, ed anche se possono respirare ossigeno gassoso, preferiscono un habit paludoso, umido e fangoso. Gli habit degli anfibi si espandono in tutto il mondo.

Il mondo degli anfibi studiato dagli scienziati per alcune caratteristiche

Bisogna dire anche che alcuni anfibi come le salamandre (caratterizzate dal fatto che possono rigenerare alcune parti del corpo se non gravemente danneggiate; caratteristica ampiamente studiata perché utile anche per eventuali benefici sulla salute umana e quindi utilizzabile in pratiche mediche umane e non) possono continuare ad avere alcune caratteristiche della fase larvale anche nella fase adulta.

Gli anfibi si cibano prevalentemente di insetti oppure di invertebrati acquatici e terrestri.

Detto questo le rane, chiamate scientificamente Anure (il nome del loro ordine nella classe degli anfibi), sono molto graziose e caratterizzate da un corpo tozzo e compatto, una testa larga ed ampia e in particolare da arti anteriori più piccoli rispetto a quelli posteriori per permettere una grande agilità e la capacità di saltellare. Inoltre hanno occhi molto grandi e sporgenti, grandi timpani su ciascun lato della testa per udire i suoni, un complesso sistema di comunicazione ed un’ampia bocca dotata a volte di una lingua appiccicosa che viene “lanciata” in modo molto veloce per catturare le prede.

La scoperta della nuova rana fluorescente

Dopo aver spiegato le caratteristiche degli anfibi bisogna parlare della recente scoperta indubbiamente sensazionale di una nuova specie di rana fluorescente. Tale scoperta è avvenuta appunto di recente e nelle bellissime foreste del Brasile nello stato di San Paolo.

Questa nuova rana è una rana “goccia d’oro” caratterizzata da un aspetto molto grazioso e da un colore arancione molto luminoso che ricorda una zucca e occhi neri intensi.

La rana fluorescente scoperta di recente è denominata Brachycephalus rotenbergae.

Ecco un video della rana fluorescente scoperta di recente:

Le affascinanti caratteristiche della rana fluorescente

Stando al notevole impegno, alle ricerche e alle osservazioni, analisi e studi dei ricercatori questa nuova rana è geneticamente simile alla Brachycephalus margaritatus e morfologicamente simile alla Brachycephalus ephippium.

Rispetto alla rana “goccia d’oro” più nota, quella scoperta di recente si differenzia però per la presenza di macchie scure sbiadite sul cranio e sulle placche post-craniche, oltre che per il tessuto connettivo nero sulla muscolatura dorsale, per la morfologia della placca parotica e la bocca meno pronunciata. Inoltre la sua pelle secerne un veleno estremamente potente che la stessa rana utilizza come forma di difesa contro i predatori ed è letale anche per l’uomo. La grandezza della rana in questione è di circa 1,2 centimetri, più piccola di un’unghia del dito pollice! Come le altre rane della famiglia Brachycephalidae anche questa nuova specie di rana è fluorescente.

La biofluorescenza della rana Brachycephalus rotenbergae

Come abbiamo visto la rana scoperta di recente è anche fluorescente. In natura la fluorescenza è utile ed anche piuttosto presente come forma di mimetismo e di difesa nei vari habitat, e questo vale anche per questa rana che utilizza la biofluorescenza, ed anche il suo colore arancione di base, per nascondersi sotto foglie, funghi e semi sul terreno, in particolare durante la stagione estiva.

Ma da cosa nasce la biofluorescenza in natura?

La fluorescenza è, detto con parole semplici, la proprietà di una sostanza di assorbire radiazioni elettromagnetiche (soprattutto quelle nell’ultravioletto) e successivamente riemettere (con una lunghezza d’onda maggiore e con energia minore) luce visibile di varie colorazioni.

Evitare di fare confusione

È importante sapere che non bisogna confondere la fluorescenza con la fosforescenza. Sono due proprietà simili, ma allo stesso tempo diverse. Infatti con la fluorescenza si emette luce visibile per un lasso di tempo abbastanza breve dopo aver assorbito le radiazioni elettromagnetiche, mentre con la fosforescenza l’emissione di luce visibile dura molto di più.

In aggiunta non bisogna nemmeno confondere la biofluorescenza con la bioluminescenza. La biofluorescenza, come abbiamo visto, avviene solo in presenza di luce. Mentre la bioluminescenza anche senza, come per esempio nelle lucciole, dove una particolare reazione chimica interna che avviene con l’ossigeno esterno permette di illuminarle.

La rana fluorescente scoperta di recente sfrutta la biofluorescenza basandosi proprio su questi principi della fisica spiegati poco fa.

Il valore di questa scoperta

La scoperta della rana fluorescente dimostra la straordinaria bellezza della natura. Dimostra anche che sul nostro pianeta esistono tantissimi altri animali tuttora da scoprire. La vita del resto è immensa.

Tale scoperta mostra anche che esistono animali molto particolari e dotati anche di biofluorescenza, e ciò rende ancor più suggestiva la natura.

Per concludere va detto che gli studi sulla nuova specie di rana fluorescente devono andare avanti perché possono riservare moltissime sorprese. Del resto la vita in generale, sulla Terra e non, è molto complessa e ricca di meraviglie. Non dobbiamo far altro che continuare a scoprire e a studiare, ovviamente in modo coscienzioso, e rispettando la vita stessa. In ogni caso nell’intero spazio la meraviglia, il mistero e il tesoro più importante è senza ombra di dubbio la vita.

 

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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