ROMA – Renzi vuole riaprire le scuole il 4 maggio. Infatti il leader di Italia Viva, in un’intervista rilasciata ad ‘Avvenire’, ha criticato la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina (“In Senato è stata poco chiara”) per poi affermare:
“Faccio una proposta concreta: si torni a scuola il 4 maggio. Almeno i 700mila studenti delle medie e i 2 milioni 700mila delle superiori. Tutti di nuovo in classe, mantenendo le distanze e dopo aver fatto comunque tutti un esame sierologico: una puntura su un dito e con una goccia di sangue si vede se hai avuto il virus”.
Renzi vuole riaprire le scuole il 4 maggio
L’ex premier ha poi proposto di riaprire fabbriche, negozi, scuole, librerie e messe nonostante l’emergenza coronavirus in corso:
“Questo virus ci farà ancora male per mesi e mesi. Il vaccino non c’è e, se andrà bene, torneremo ad abbracciarci tra un anno, se andrà male tra due. Non possiamo aspettare che tutto passi perché se restiamo chiusi la gente morirà di fame. La strada sarà una sola: convivere uno o due anni con il virus”.
E ancora, Renzi ha aggiunto:
“Serve attenzione, serve gradualità, serve il rispetto della distanza. Ma bisogna riaprire. Serve un piano per la riapertura. Le fabbriche devono riaprire prima di Pasqua. Poi il resto. I negozi, le scuole, le librerie, le messe”.
Come immaginabile, non si sono fatte attendere le reazioni a queste dichiarazioni di Renzi. In particolare Pierluigi Lopalco, epidemiologo dell’Università di Pisa e presidente del Patto trasversale per la scienza, ha commentato così, stando a quanto riportato da ‘La Repubblica’:
“Pensare di riaprire le scuole il 4 maggio è una follia e fare proclami in questo momento è sbagliato”.
Intanto, in un’intervista a ‘Il Sole 24 Ore’, il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha ribadito l’annuncio della Azzolina:
“Possiamo già dire che, come anticipato dal ministro Azzolina, la sospensione delle attività scolastiche proseguirà anche dopo il 3 aprile”.