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Sconfitta con la Spal
Sconfitta con la Spal per la Juve. Serviva un punto per festeggiare lo scudetto con larghissimo anticipo, non è arrivato.
Certo i bianconeri hanno trotterellato per tutto il match, badando più che altro a non subire ulteriori infortuni e cercando di non affannarsi più del dovuto.
Martedì infatti si gioca il ritorno del quarto di finale di Champions League e c’è poco da scherzare. Massimiliano Allegri lo sa e schiera una formazione inedita, con alcuni primavera in campo dal primo minuto.
Per molti di tratta di un azzardo, e in effetti lo è. Ma quando ti manca un solo punto per festeggiare lo scudetto, e c’è una sfida importante alle porte, tutto è possibile.
La partita
La partita è stata insolita, con una juve al rallentatore.
La Spal ha chiaramente approfittato della situazione ed ha provato a spingere sull’acceleratore per tutti i 90 minuti.
La Juve dal canto suo ha messo in mostra giovani interessanti, ad esempio il difensore Gozzi che si è ben comportato nonostante l’esordio serie A.
Il gol del vantaggio bianconero è arrivato su tiro di Cancelo con seguente deviazione di Kean sotto porta. Dopo la Spal ha iniziato a spingere con più insistenza fino a raggiungere il pareggio.
Gol giunto da calcio d’angolo e gol su colpo di testa di Bonifazi; a circa 15 minuti dal fischio finale è poi arrivato il gol vittoria con Floccari.
Il caso Paulo Dybala
L’argentino ha giocato tutti i 90 minuti. Una scelta che lascia pensare a un suo non utilizzo, perlomeno dal primo minuto, martedì sera.
Allegri ha detto che Dybala, per entrare in forma, ha necessità di giocare molto: è parsa però una frase di circostanza.
Paulo durante la partita è parso abulico, fuori dal gioco e triste. Insomma un caso spinoso, un campione che non ha mai fatto il vero salto di qualità.
Foto: Pagina Facebook Ufficiale Juventus FC