Assegno Unico e Universale: Novità per i Nuclei Vedovili

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Aggiornamento del 17 febbraio 2023:

Il messaggio INPS n° 724 del 17 febbraio 2023 annuncia una nuova disposizione per l’applicazione dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico. La normativa prevede una maggiorazione di 30 euro mensili per ogni figlio a carico di due genitori lavoratori. Tuttavia, tale maggiorazione non può essere richiesta per i nuclei composti da un solo genitore lavoratore. In una novità importante, il bonus verrà erogato d’ufficio ai nuclei vedovili, senza bisogno di fare domanda, per i decessi del secondo genitore lavoratore avvenuti nell’anno di competenza in cui è riconosciuto l’Assegno. La maggiorazione sarà applicata fino a febbraio 2023 e cesserà di essere erogata a partire dalla mensilità di marzo 2023, se spettante.

Cos’è l’Assegno Unico Universale?

L’Assegno Unico Universale è un bonus famiglia attribuito per ogni figlio minore a carico. Inoltre, è dedicato anche ai figli maggiorenni fino a quando non hanno compiuto 21 anni di età, ma è necessario che ricorrano determinate condizioni. Per i figli disabili, non è previsto alcun limite anagrafico. Questo bonus famiglia è pensato per supportare la natalità e la genitorialità ed è erogato dall’INPS alle famiglie che ne hanno diritto.

Devo rinnovare la domanda per l’Assegno unico universale 2023?

Il 1° marzo 2023 gli utenti che hanno presentato e ottenuto l‘Assegno unico universale (AUU) per i figli a carico tra gennaio e febbraio 2022, potranno beneficiare dell’erogazione d’ufficio da parte dell’INPS senza dover presentare una nuova domanda.

I richiedenti, tuttavia, devono comunicare eventuali variazioni delle informazioni inserite nella domanda di Assegno unico trasmessa all’INPS prima del 28 febbraio 2023, integrando tempestivamente la domanda già trasmessa.

Bonus famiglia di 175 euro obbligo di presentare la nuova DSU per il 2023

Per quantificare l’Assegno unico, tutti i beneficiari devono presentare la nuova DSU per il 2023, per rinnovare l’ ISEE . In assenza di una nuova DSU , l’importo dell’Assegno unico sarà calcolato con riferimento agli importi minimi previsti.

Chi può presentare la domanda per l’Assegno unico universale 2023?

Possono presentare la domanda coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno unico e quanti avevano prima del 28 febbraio 2023 trasmesso una domanda che non è stata accolta o non è più attiva. Le domande possono essere presentate tramite servizio online, Contact center, patronati e app INPS Mobile. Mentre per chi ha presentato nel 2022 la domanda tra gennaio e febbraio 2022 verra concessa d’ufficio dall’INPS l’assegno unico familiare senza presentare una nuova domanda.

Per ulteriori informazioni si rimanda alla circolare INPS 15 dicembre 2022, n. 132.

Leggi anche:

Assegno Unico 2023: quanto aumenterà il bonus famiglia per le famiglie italiane?

A partire dal primo gennaio 2023, le famiglie italiane potranno beneficiare di un aumento dell’Assegno Unico per i propri figli minorenni. A partire dal primo anno di vita del bambino, l’assegno verrà aumentato del 50% fino a tre anni per le famiglie che hanno tre figli o più. Inoltre, per i figli disabili non ci sono limiti di età per l’erogazione dell’assegno.

Assegno unico 2023, quali sono gli importi?

L’importo dell’assegno va da un minimo di 50 euro al mese a un massimo di 175 euro per ogni figlio minorenne a carico. Per la fascia tra i 18 e i 21 anni, l’importo va invece da un minimo di 25 euro a un massimo di 85 euro al mese.

Quali sono le maggiorazioni previste per l’assegno unico 2023?

Inoltre, sono previsti importi aggiuntivi per le famiglie con più di tre figli. Per ciascun figlio a partire dal terzo, l’aiuto viene aumentato di una quota che va da 15 euro per redditi superiori a 40mila euro, a 85 euro per redditi fino a 15mila. Inoltre, per le famiglie con 4 o più figli a carico, è prevista una maggiorazione forfettaria di 100 euro.

In totale, l’assegno unico può arrivare ad un importo massimo di 263,50 euro al mese, mentre il contributo minimo sarà di 75 euro al mese. Le famiglie con redditi superiori ai 40mila euro non avranno alcuna maggiorazione. In media, l’assegno unico garantirà alle famiglie italiane un importo compreso tra 1.714 ed 1.949 euro all’anno.

Gli importi dell’Assegno Unico Universale per i figli hanno subito un aumento indipendentemente dalle decisioni del Governo. Il provvedimento prevede che all’inizio di ogni anno, il valore della quota base debba essere aggiornato in base al tasso di inflazione registrato negli ultimi 12 mesi. Inoltre, come per gli assegni previdenziali, anche l’Assegno Unico Universale è rivalutato in base all’indice dei prezzi.

Foto di fancycrave1 da Pixabay

 

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Autore dell'articolo: Cesare Di Simone

Passione sfrenata per tutto ciò che è tecnologico utente di lungo corso Android e sostenitore di tutto ciò che è open-source e collateralmente amante del mondo Linux. Amante della formula uno e appassionato dell'occulto. Sono appassionato di oroscopo mi piace andare a vedere cosa dicono le stelle quotidianamente.