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Beppe Marotta miglior manager dell’anno
Non solo campioni in campo per la società bianconera ma la Juventus,diventa campione anche fuori dal rettangolo di gioco. Il dirigente bianconero Beppe Marotta è stato infatti nominato miglior manager d’Europa. Superando la concorrenza degli avversari del Real Madrid e del City e del Bayer Monaco insomma i grandi club di tutta l’Europa. Il dirigente della Juventus ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo l’assegnazione di questo merito. «Appena terminata la mia premiazione, c’è stata quella del Wanda Metropolitano, sede dove si svolgerà la prossima finale di Champions League. Sarebbe bello poter tornare li a Madrid per disputare la finale di questo ambito trofeo. È stata una grandissima serata, e questo premio non è solo mio ma è di tutto il complesso che lavora dietro le quinte, che mi aiuta nei lavori. Un riconoscimento per me, ma anche per l’intera società bianconera>>.
Il colpo Cristiano Ronaldo
Inevitabile un commento sull’affare dell’ultima campagna acquisti estiva e sopratutto su Cristiano Ronaldo: «Un acquisto straordinario. Grande merito va attribuito al presidente e a tutti noi collaboratori, soprattutto Paratici e Nedved perché senza l’insieme non avevamo potuto completare il grande acquisto. La Juventus nella gestione Agnelli ha dimostrato di essere all’altezza della tradizione che la storia le ha imposto. Questo arrivo porta con sé un valore aggiunto. Parliamo di un campione, di un’icona che potrà dare la spinta e la motivazione in più per arrivare al nostro obiettivo numero 1 da anni ormai, quello di alzare un trofeo prestigioso. Spesso nella vita i sogni diventano realtà, spero che quest’anno sia così anche per noi. Spero di tornare a Madrid a fine stagione>>.
Prossimi impegni della Juventus
Il dirigente bianconero Beppe Marotta ha riservato un ultimo commento ai prossimi impegni della Juventus: «Sarà una settimana dura, con Bologna, Napoli ed in coppa con lo Young Boys. Siamo abituati a questo tour de force, e per questo abbiamo allestito una squadra numericamente e qualitativamente competitiva e molto forte. Non siamo spaventati».