Le sigarette elettroniche fanno veramente meno male di quelle normali? E aiutano veramente a smettere di fumare? Ci sono molte cose che le persone comuni non sanno, sull’attività di svapare. Chi crede di ridurre i rischi per la propria salute usando le sigarette elettroniche, farebbe meglio a leggere con attenzione questo articolo.
Sigarette elettroniche e salute
Nel 2016, per la prima volta in diversi decenni, il valore dell’industria delle sigarette a livello globale è sceso al di sotto del 90% come percentuale di vendite totali di tabacco. Questo dato si deve al crescere delle vendite delle e-cig. Il loro mercato è aumentato fino al 34%, raggiungendo i 12,3 miliardi di dollari in termini di vendite. Alla base del boom c’è la credenza che “svapare” faccia meno male che fumare. Una recente ricerca, però, mette in guardia contro questo falso mito.
Uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Health Perspectives dai ricercatori della Bloomberg School of Public Health della Johns Hopkins University, ha analizzato un campione di 56 dispositivi di vaporizzazione in commercio, giungendo ad una scoperta sconcertante. Sebbene non ci sia una quantità significativa di metalli tossici nel liquido, al suo interno sono contenute tracce di cromo, nichel e piombo. I ricercatori hanno anche trovato arsenico in oltre il 10% delle e-cig.
Rischio attacco cardiaco
Uno altro studio presentato all’annuale meeting della società no profit per la Ricerca sulla Nicotina e il Tabacco ha svelato che chi svapa è a rischio infarto, due volte di più di chi non lo fa. Secondo Stanton Glantz, il capo della ricerca e professore di medicina all’Università della California, il rischio di attacco cardiaco maggiore lo corre chi combina e-cig con le sigarette normali. In quel caso la percentuale è cinque volte maggiore di chi non fuma nè l’uno, nè l’altro. Quindi, fate attenzione ai falsi miti. Fumare, fa male, a prescindere.