SpaceX si sta preparando a lanciare in aria l’ultimo prototipo della sua astronave Starship, per poi farla atterrare dolcemente a terra. Se la compagnia riesce a portare a termine questa manovra complicata, riaccendendo i motori del razzo mentre precipita verso la Terra, giusto in tempo per girarlo in posizione verticale, rallentare la sua caduta e appoggiarsi stabilmente su una piattaforma, possiamo definire la missione conclusa. Elon Musk, ricordiamo ha fondato SpaceX nel 2002. Egli vuole che il sistema di lancio finale Starship-Super Heavy sia completamente e rapidamente riutilizzabile. In questo modo è possibile ridurre di molto l’impatto ambientale: non bisogna buttare via i motori ad ogni lancio, ma è possibile riutilizzarli.
Se il piano di Musk avrà successo, Starship potrebbe tagliare i costi per raggiungere lo spazio di 1.000 volte, viaggiare ipersonicamente in tutto il mondo sulla Terra e far volare gli astronauti sulla luna. Musk ha detto che il suo piano finale è quello di costruire 1.000 astronavi che trasporteranno abbastanza persone e merci su Marte per costruire lì una città indipendente e autosufficiente. SpaceX ha lanciato per la prima volta un prototipo di astronave di questo tipo l’8 dicembre. Chiamato Starship n.8, o SN8.
SN8 quindi inclinò il muso in avanti, spense i motori e iniziò a precipitare. Quando il veicolo si avvicinò al suolo in una caduta libera, accese di nuovo i motori per ribaltarsi in posizione verticale e rallentare la discesa. Tuttavia, la bassa pressione in un serbatoio di propellente ha fatto cadere l’astronave troppo velocemente, sbattendo contro la sua piattaforma di atterraggio ed esplodendo catastroficamente.
I test di SpaceX per riutilizzare i motori per i lanci
SpaceX considerava il volo di prova di sette minuti un success. Infatti, era intrinsecamente un esperimento. Dunque hanno raccolto dati comunque, anche dopo aver visto esplodere l’astronave.
Ad esempio, il volo di SN8 ha ottenuto spegnimenti sequenziali del motore a razzo, ribaltamenti aerei e un flop del ventre reso stabile tramite flap alari. I precedenti voli di prova erano dei veri e propri “salti”, con prototipi che si lanciavano a poche centinaia di metri in aria, per poi atterrare verso il basso.
Ora SpaceX è pronto per un altro importante volo di prova. Come il suo predecessore, il nuovo prototipo, chiamato SN9, è alto circa 5-6 metri ed è alimentato da tre motori Raptor. SN9 si è ribaltato all’interno di un edificio di assemblaggio verticale l’11 dicembre, ma SpaceX sembrava effettuare riparazioni rapide e distribuirlo su una piattaforma di lancio sulla spiaggia. In preparazione per il lancio, SpaceX ha frenato l’SN9 e ha testato i suoi motori tre volte mercoledì. Dovevano fare il volo test questa settimana, ma due motori necessitavano di riparazioni.
Al momento in SpaceX studiano un modo per effettuare le riparazioni in poche ore. L’obiettivo consiste nel fare il lancio lunedì, dunque domani.