La polizia di Manchester non ha alcun dubbio: l’esplosione che ieri sera ha fatto una strage (22 morti e 59 feriti, tutti giovanissimi) al termine del concerto della cantante americana Ariana Grande, è un attacco terroristico. La deflagrazione, secondo le prime indagini, sarebbe avvenuta poco dopo le 22.30 nei pressi della biglietteria dell’Arena di Manchester, subito dopo la fine dello spettacolo. Potrebbe anche trattarsi di una bomba “imbottita” di chiodi per causare più danni possibile – riportano alcuni media – mentre per la Cnn sarebbe stato già stato identificato un kamikaze.
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L’attacco terroristico di Manchester ha causato 22 morti, tutti giovanissimi
Sembra che l’attentatore si sia fatto esplodere nell’area della biglietteria, proprio mentre i giovani fan della cantante stavano lasciando l’enorme auditorium. Nessun gruppo al momento ha rivendicato la strage, ma intanto siti jihadisti festeggiano per l’esito devastante dell’attentato. Sui canali di sostegno dell’Isis (come riportato da “Site”) in rete ci sarebbe anche un video del presunto kamikaze, ritratto con il volto completamente coperto da una sciarpa Kefiah, mentre pronuncia poche frasi in inglese: “In nome di Allah, il generoso e misericordioso, questo non è che l’inizio: i leoni dello Stato Islamico hanno cominciato ad attaccare i crociati. Allah Akbar!” Subito dopo l’uomo ha innalzato un cartello a sfondo bianco su cui era evidenziato solo il luogo, in lingua araba e inglese, con la data di ieri: “Manchester, 22-05-2017″.
Nel luglio 2005, sui mezzi pubblici di Londra quattro bombe causarono una strage
L’attacco terroristico di ieri all’Arena di Manchester sarebbe il peggiore mai avvenuto, dal 7 luglio 2005, sul suolo britannico: quel giorno, infatti, furono piazzate sui mezzi di trasporto pubblico di Londra quattro bombe, proprio durante l’ora di punta, mentre moltissime persone si recavano sul posto di lavoro: insieme ai quattro kamikaze rimasero uccise 56 persone, mentre 700 furono ferite in modo più o meno grave.
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