Turazza è un cognome che racchiude il dolore di una madre e il sangue di una nazione. Questa è la storia di due fratelli, Massimiliano Rodolfo e Davide, entrambi morti nel compimento del loro dovere. Domenica, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia per i 50 anni dell’Anps (Associazione nazionale Polizia di Stato), ha consegnato l’onorificenza di commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a Maria Teresa Salaorni Turazza, madre dei due fratelli. E’ stata l’occasione per ricordare due eroi normali.
Turazza: storia di due fratelli
Massimiliano Turazza morì il 19 ottobre 1994. Aveva 29 anni ed era sposato da due con Antonella. Quel giorno tentò di sventare una rapina a Fumane, in provincia di Verona. Stava facendo rientro nella propri abitazione quando notò, malamente nascosta in mezzo ad alcuni cespugli, una sacca contenente armi nascoste da alcuni banditi i quali si stavano preparando ad assaltare un furgone blindato. Purtroppo i rapinatori, nascosti nel parcheggio vicino l’abitazione, notarono la sua presenza e aprirono il fuoco prima che il poliziotto potesse tentare la minima difesa. Fu raggiunto e ucciso da quattro colpi di pistola.Gli assassini vennero arrestati poco tempo dopo.
Undici anni dopo fu la volta di Davide Turazza, fratello di Massimiliano, che si era arruolato subito dopo la sua morte. Era il 21 febbraio 2005, ore 02.35 quando la volante del poliziotto e del suo collega Giuseppe Cimarruati, incontrarono sulla Statale 11 la Fiat Panda del loro assassino. Era parcheggiata ai margini della strada. I due militari si avvicinarono per un controllo. A quel punto si scatenò l’inferno. Dall’auto scesr, infatti, Andrea Arrigoni, ex investigatore pribvato, che iniziò a a sparare. Nella sparatoria erano morti tutti. Pochi istanti prima l’assassino, aveva ucciso una prostituta ucraina e, con la medesima pistola, ne aveva freddata un’altra qualche mese prima.
Servitori dello Stato
«Mi fa bene parlarne, mi fa bene andare nelle scuole di polizia e raccontare ai giovani chi erano Massimiliano e Davide. Due figli meravigliosi, morti per lo Stato», ha dichiarato Maria Teeresa Salorni Turazza, la madre dei sue eroi. La signora Turazzo ha anche una nipote, Nicol, figlia di Davide. La ragazza è attualmente un allievo agente di Polizia alla scuola di Peschiera. La sua intenzione è quella di ripercorrere le orme del padre e dello zio, due uomini normali che per la giustizia hanno dato la propria vita.