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Il Canadarm 2, il braccio robotico della I.S.S., manovrato da Chriss Cassidy, il 5 ottobre intorno alle 14 ha agganciato una Cygnus. Questa capsula utilizzata per recapitare rifornimenti ed esperimenti.
Questa volta però, agli astronauti dell’Expedition 63, non sono stati recapitati solo 3 tonnellate circa di “cibo e lavoro”: fra il payload si trovava la nuova toilette per la Stazione Spaziale Internazionale.
Non solo un design più compatto e pratico
L’Universal Waste Management System si tratta di un nuovo modello di toilette spaziale. Un sistema migliorato di stoccaggio e riciclo delle urine ne risulta in un design più compatto e confortevole.
Il complesso sistema di riciclo dei liquidi già presente si andrà ad integrare col UWMS.
Come facile immaginare il riciclo dei liquidi risulta cruciale per l’esplorazione spaziale e la colonizzazione di nuovi pianeti come Marte e la Luna. Data la difficoltà di reperimento di acqua e i lunghi tempi di approvvigionamento dei rifornimenti (nonché i costi da considerare) risulta fondamentale trovare un sistema per non sprecare le risorse idriche.
È così che urina e sudore diventano fonti preziose. Da queste è possibile recuperare acqua da rimettere in circolo dopo un ciclo di purificazione.
Per sviluppare la nuova toilette della stazione spaziale ci sono voluti sei anni
Il progetto per sviluppare l’UWMS ha coinvolto sei sedi Nasa in sei differenti stati degli U.S.A. insieme a due partners esterni: Advance Fuel Research Inc. e la Hamilton Sundstrand Space System International Inc.
Un lavoro che ha coinvolto il team di ricerca e sviluppo dall‘ottobre del 2014 e si pensa di concludere la sperimentazione nel settembre del 2022.
Il lavoro ha creato un modello universalmente compatibile con mezzi e capsule in progettazione per le esplorazioni umane di Marte e Luna.
La nuova toilette spaziale è destinata a essere un componente fondamentale per la buona riuscita di queste missione anche grazie alla capacità di estrarre acqua dalle feci.
Il prossimo volo per una UWMS sarà a bordo di una capsula Orion, in progettazione per il programma Arthemis e il ritorno dell’uomo sulla Luna.
Fonte foto: Wikimedia commons- Nasa